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Draghi mantiene la parola data all’Ucraina. Pronto il quarto decreto Armi. Contenuto top secret

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Saranno garantiti agli ucraini equipaggiamento, mezzi blindati armati per trasporto delle truppe e artiglieria pesante, anche quella a più lungo raggio. Sull’esatto contenuto del quarto decreto Armi il ministro della Difesa informerà il Copasir

La fine dell’esperienza di governo di Mario Draghi e la conseguente campagna elettorale potrebbero essere suonate, nelle orecchie di più di un partito, come la proverbiale campanella della ricreazione. Per questo, se l’esecutivo non avesse già predisposto il ricorso al decreto interministeriale (che non richiede passaggio d’approvazione in Parlamento) sarebbe stato difficile, per un governo dimissionario, prestare fede alle promesse internazionali e ottenere i voti necessari al quarto decreto Armi a Kiev.

QUARTO DECRETO ARMI, GUERINI ATTESO AL COPASIR

Mentre, nella giornata di oggi, presso la Sala del Mappamondo, le Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato svolgono le comunicazioni dei Ministri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio e, della Difesa, Lorenzo Guerini, in questa settimana occorrerà parallelamente iniziare a informare le forze politiche del contenuto del quarto decreto Armi a supporto dell’Ucraina.

Dato che anche questa volta il contenuto sarà secretato, i partiti verranno informati mediante audizione di Guerini al Copasir. Audizione che al momento non risulta calendarizzata, ma è facile possa essere fissata già in questa o, al più tardi, entro la metà della prossima settimana. Il quarto decreto Armi sarà sottoscritto, oltre che dal titolare della Difesa, anche dai ministri dell’Economia e degli Affari esteri.

CONTENUTO TOP SECRET

Col provvedimento – che, lo ribadiamo, non passerà dall’aula – saranno garantiti agli ucraini equipaggiamento, mezzi blindati armati per trasporto del personale e artiglieria pesante. Secondo voci di corridoio, nella lista non ci sarebbe solo artiglieria a media gittata dell’ultima spedizione, ma anche quella a più lungo raggio, sulla scia di quanto fatto da Gran Bretagna e Germania.

In particolare, si è fatto il nome degli Mlrs, lanciarazzi multiplo su semoventi cingolati. Il nostro Paese ne ha 18 nei magazzini: possono centrare bersagli tra i 60 e gli 80 chilometri di distanza. Germania e Gran Bretagna ne hanno promessi quattro ciascuno.

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