Roberto Occhiuto deve la sua vittoria a un tasso di astensionismo molto basso (numeri alla mano) e ai voti che in precedenza erano andati al M5S e all’area libera. L’analisi dell’Istituto Cattaneo che smentisce gli allarmi sull’astensionismo
Le elezioni regionali in Calabria, che hanno visto il trionfo di Roberto Occhiuto e della coalizione di centro destra e la quasi disfatta di Pasquale Tridico e del Campo Largo, hanno scritto una pagina che si distanzia dalle analisi più comuni del quadro elettorale del nostro paese. Prima di tutto perché, in controtendenza rispetto alle ultime tornate elettorali, la partecipazione al voto è cresciuta. In seconda battuta la coalizione guidata dal Presidente Roberto Occhiuto è riuscita a mettere in crisi la “stabilità degli elettorati delle due aree in cui si articola il “nuovo” bipolarismo”. Rispetto a questo parametro “in Calabria il CD è andato nel complesso molto meglio delle attese, il campo largo molto peggio”. L’analisi dei flussi elettorali è dell’Istituto Cattaneo.
IN CALABRIA CRESCE LA PARTECIPAZIONE AL VOTO
L’Istituto Cattaneo, numeri alla mano, smentisce la retorica dell’astensionismo degli elettori calabresi. La partecipazione elettorale alle elezioni regionali “è notevolmente cresciuta rispetto alle elezioni politiche nazionali del 2022 e alle europee del 2024 (come del resto era capitato nel 2020 rispetto alle europee del 2019)”.
E questo si spiega perché in Calabria “il numero degli aventi diritto al voto residenti all’estero è molto più elevato che in altre regioni: è pari in Calabria a circa il 20% degli aventi diritto al voto. Questi elettori, però, non sono inclusi tra gli aventi diritto al voto nelle sezioni elettorali calabresi alle elezioni per il parlamento nazionale, perché in quel caso possono votare in apposite circoscrizioni estere. Sono invece inclusi nella base su cui si computa il tasso di partecipazione “ufficiale” nel caso delle elezioni regionali e locali, in quanto possono esprimere il voto solo recandosi al seggio nel comune di origine. Ma, ovviamente, non tornano in Italia per votare”.
Addirittura “in Calabria il numero dei votanti è cresciuto nelle elezioni regionali del 2025, rispetto alle precedenti elezioni parlamentari (nazionali ed europee)” e “se si calcola il tasso di partecipazione alle regionali considerando solo i residenti, cioè coloro che realmente hanno la possibilità di partecipare al voto (e ne hanno realmente interesse), il tasso di partecipazione supera il 50%, raggiungendo livelli simili a quelli a cui si sono collocate negli ultimi anni varie regioni del centro-nord”.
ALLE REGIONALI MEGLIO UN CIVICO DI UN POLITICO
Gli analisti dell’Istituto Cattaneo leggendo e analizzando i flussi elettorali hanno rintracciato “un fenomeno ricorrente in Calabria che non è stato registrato, in questa misura e con la stessa ricorrenza, in nessuna altra regione” e che potrebbe spiegare i risultati delle regionali del 2025. “In tutti i precedenti cicli elettorali erano già state registrate vistose differenze tra i risultati delle elezioni parlamentari (nazionali ed europee) e quelle regionali immediatamente successive. Ai successi nelle regionali del CD – così come a quello del CS renziano del 2014 – si associa un altro fenomeno ricorrente: la crescita vistosa delle liste di orientamento moderato o centrista, a forte connotazione territoriale. Nelle europee del 2019 le liste del CD nel loro insieme avevano ottenuto il 46% dei voti e raccolsero il 57% alle regionali del 2020. Cifre pressoché identiche sono state registrate tra il 2024 e il 2025. Una sequenza simile era già stata registrata tra il 2009 e il 2010 (vedi tab. 2). Questi dati sembrano segnalare come molti elettori calabresi che domandano protezione sociale a partiti del CS e ai 5S nelle elezioni parlamentari, tendano stabilmente a orientarsi, per la stessa ragione, verso candidati al consiglio regionale dell’area centrista, o meglio di candidati privi di una chiara connotazione ideologica, più presenti nel territorio”.
A OCCHIUTO I VOTI DELL’AREA LIBERAL E DEL M5S
Ma da dove sono arrivati, in maggior misura, i voti che hanno permesso a Roberto Occhiuto di vincere le regionali 2025? Secondo le analisi dell’Istituto Cattaneo i maggiori flussi “da sinistra a destra” pari a non meno di cinque punti percentuali arrivano “dall’area “liberal-democratica” (Azione, Italia Viva, +Europa) in parte da elettori che nel 2024 avevano votato per il M5S”.