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Parlamento ancora in ferie, si riprende i primi di settembre. Ecco il calendario
Alle Camere si riprende con Rai e ddl sicurezza. Poi premierato, separazione delle carriere, codice della strada tra i temi in discussione in commissione
Il Parlamento ovviamente è ancora in vacanza, sta smaltendo il tour de force degli ultimi due mesi per arrivare alla conversione in legge di ben 9 decreti entro la pausa estiva. Tra i quali, con annesse polemiche, il decreto Carceri, e il decreto Infrastrutture.
AL SENATO IL NODO DELL’ELEZIONE DEI MEMBRI DEL CDA RAI
Dopo le vacanze, i lavori delle Commissioni – come ricostruisce Askanews – riprenderanno lunedì 2 settembre a Montecitorio e martedì 3 a Palazzo Madama, ma si entrerà nel vivo solo la settimana successiva con la votazione in aula per l’elezione dei 4 membri del consiglio di amministrazione Rai di nomina parlamentare (2 alla Camera e 2 al Senato).
Al Senato c’è già una data: il 12 settembre, il giorno successivo alla riapertura prevista per l’11 con un ordine del giorno di ratifiche di accordi internazionali. La convocazione tuttavia è da confermare: sulle nomine serve un’intesa all’interno della maggioranza e con le opposizioni (in Vigilanza per il via libera al presidente della Rai serve la maggioranza qualificata dei 2/3) che, unite, hanno alzato la posta chiedendo di procedere alle nomine dei vertici solo dopo la riforma della governance.
ALLA CAMERA IL DDL SICUREZZA CON LA STRETTA SULLA CANNABIS LIGHT
L’aula della Camera, invece, riaprirà martedì 10 settembre alle 10 con la discussione generale sul ddl sicurezza e il voto sulle pregiudiziali. Dopo il rinvio ottenuto dall’opposizione, prima di andare in vacanza, i deputati hanno votato comunque il mandato ai quattro relatori a riferire in aula al rientro dalle ferie. I tempi d’esame però sono tutt’altro che scontati: il provvedimento di iniziativa governativa (Piantedosi-Nordio-Crosetto), particolarmente caro alla Lega, contiene la stretta sulla cannabis light, criticata non solo dalle opposizioni ma anche dalla Coldiretti – organizzazione solitamente molto ascoltata dal governo – proprio perché mette a rischio migliaia di posti di lavoro.
L’ELEZIONE DEL GIUDICE DELLA CORTE COSTITUZIONALE
Dopo la sollecitazione arrivata nelle scorse settimane dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata già fissata per la giornata di martedì 17 settembre alle 12,30 la convocazione del Parlamento in seduta comune per l’elezione di un giudice della Corte costituzionale. Si tratta del sesto scrutinio.
ALLA CAMERA DAL PREMIERATO ALLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE
Oltre ai provvedimenti già in calendario, alla ripresa la Camera sarà impegnata in commissione Affari Costituzionali sull’esame della riforma costituzionale che prevede il premierato. Se da un lato si danno già per scontate alcune modifiche del ddl approvato dal Senato, è aperta invece la partita sull’altro tema, legato a doppio filo: la riforma della legge elettorale. “La sto studiando. Sarà pronta per l’autunno”, ha assicurato la ministra per le riforme istituzionali Elisabetta Casellati.
Viaggia più o meno parallela, sempre in prima commissione, un’altra riforma costituzionale, stavolta cavallo di battaglia di Forza Italia: quella sulla separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura.
AL SENATO IL CODICE DELLA STRADA
Tra i temi su cui sarà impegnato il Senato dovrebbe esserci il decreto omnibus varato oggi dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento contiene una serie di misure che vanno dall’aumento delle risorse per il credito di imposta per la Zes unica al raddoppio della flat tax sui guadagni maturati all’estero dai miliardari che si trasferiscono in Italia, a misure di sostegno per la ricerca, lo sport dilettantistico fino ai sostegni per il crollo a Scampia. Poi la riforma del codice della strada.
Già approvato alla Camera, il testo, che vede l’impegno personale del ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Matteo Salvini, ad “approvarlo nel più breve tempo possibile” sarà probabilmente oggetto di “proposte migliorative” cui lo stesso leader della Lega sta lavorando. In dirittura d’arrivo in commissione anche il ddl per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane.