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Pass e chiudo. Si decide oggi sulla stretta?

Trentino Super Green Pass LAVORO Ufficio Mense Sicilia

Il dibattito sul Green Pass obbligatorio per frequentare luoghi affollati già vecchio rispetto alle fughe in avanti del centrosinistra. Letta dice sì al vaccino obbligatorio. Renzi: «Folle non ricomprendere chi è sotto i 40 anni»

L’esecutivo di Mario Draghi si prende altre 24 ore per decidere. Oggi, infatti, si statuirà solo sulle regole cromatiche per le Regioni, mentre domani il governo dovrebbe prendere una decisione finale sulle possibili strette da imporre alla popolazione, stante il peggioramento dei dati che hanno ripreso a crescere anche per via dei festeggiamenti a seguito della vittoria agli Europei 2020 della nostra nazionale. Sul tavolo i ministri troveranno l’ultimo report del Comitato tecnico scientifico, che di fatto da quanto si apprende contiene un aut – aut: o si torna alle zone gialle, magari pure arancioni e rosse, o si deve spingere i ritardatari alla vaccinazione coatta. Perché la variante Delta corre come non mai. La stella polare del governo è evitare nuove chiusure e, sulla base di questa argomentazione, indurre la Lega (che promette battaglia) e il Movimento 5 Stelle (che rischia di spaccarsi) ad appoggiare convintamente una estensione del potere del Green Pass sul modello francese.

La scorsa settimana la ministra per il Sud Mariastella Gelmini aveva evocato il bisogno di trovare “la via italiana sull’uso del Green Pass”, lasciando intendere che il governo stesse cercando una soluzione di compromesso un po’ più moderata rispetto a quanto visto in Francia. Ma, col passare delle ore e con l’aumentare dei dati sui positivi, sempre più forze politiche (guidano la battaglia PD e IV) si dicono favorevoli perfino all’obbligatorietà vaccinale: una novella che, se introdotta, renderebbe quasi superflua ogni disposizione in tema di Green Pass. Nella giornata di ieri botta e risposta tra il leader della Lega, Matteo Salvini, che aveva detto che prima di imporre vaccini sotto i 40 anni il governo dovrebbe preoccuparsi di raggiungere i 2,5 milioni di over sessanta sfuggiti alla campagna del generale Francesco Paolo Figliuolo e l’ex premier Matteo Renzi, per il quale non vaccinare i 40enni sarebbe una opzione “folle”.

Ma la domanda è: per cosa sarà indispensabile il Green Pass? Previsto dall’Unione europea, su impulso dei Paesi mediterranei, per far ripartire il turismo estivo in sicurezza come sottospecie di passaporto sanitario da presentare al momento dell’imbarco, avrà ora maggior rilievo anche all’interno dei confini nazionali, indispensabile per i voli interni ma pure per i treni nelle tratte a lunga percorrenza (esclusi perciò i Regionali e i Regionali veloci). Rischia di spaccare la maggioranza invece l’obbligatorietà per sostare all’interno di bar e ristoranti: la soluzione non solo è invisa alle categorie del riferimento, ma è pure respinta al mittente da Salvini, che sul punto teme il sorpasso elettorale di Giorgia Meloni.

Quanto alla scuola,  il ministro della Pubblica istruzione Patrizio Bianchi ha spiegato: “Stiamo lavorando, abbiamo più di un miliardo già investito per la sicurezza: per le persone e per i trasporti, quindi siamo pronti. In merito alle mascherine, il CTS ci ha detto che dovranno restare in atto tutte le precauzioni sanitarie possibili. Per il resto, il Governo si riunirà per tutte le altre misure. Noi ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri e la decisione sull’obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio”.

Il Green Pass continuerà a essere rilasciato dietro tampone negativo, conservando la validità di 48 ore (una scelta che ha fatto storcere il naso ai più oltranzisti, che la ritengono una scappatoia che spinge la gente a non vaccinarsi), ma non più a seguito della prima somministrazione: occorrerà aver completato il ciclo. Dopodiché sarà valido per 9 mesi, in attesa di ulteriori delucidazione sull’effettiva durata della copertura vaccinale.

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