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Perché gli agricoltori festeggiano la caduta dell’obbligo di mascherine

Obbligo Mascherina

Venendo meno l’obbligo di mascherine all’aperto, si risparmieranno 10 milioni di euro. Restano invece i problemi legati a lavoratori extracomunitari vaccinati con prodotti non riconosciuti

Cambiano le regole sulle mascherine. Mentre entriamo nel terzo anno della pandemia, si allentano in tutta Europa, Italia inclusa, le restrizioni per fermare l’avanzata del Covid. Da 24 ore è possibile uscire senza dover tenere le mascherine sul naso, almeno nelle situazioni che non rappresentano un possibile pericolo per la salute.

La caduta dell’obbligo di mascherine all’aperto è accolta con soddisfazione da Coldiretti che ha calcolato come il venir meno di un simile adempimento farà risparmiare almeno 10 milioni di euro al mese nelle campagne.  Una scadenza importante – sottolinea la Coldiretti – per circa un milione di lavoratori nelle campagne dove gran parte delle attività si svolge all’aria aperta con la possibilità di rispettare le distanze.

Restano invece altri oneri legati a falle nella decretazione d’urgenza: in Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da ben 164 Paesi diversi che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura, fornendo più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier di Idos al quale ha collaborato la Coldiretti. Ebbene, si tratta per lo più di soggetti vaccinati con Sputnik, Sinovac o altri vaccini non riconosciuti dall’Italia e che pertanto debbono continuare a fare tamponi.

Distanziamento e lavoro all’aperto rendono comunque campi e fattorie tra i luoghi di lavoro più sicuri: riguardano l’agricoltura appena lo 0,3% delle 191046 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia al 31 dicembre 2021, dall’inizio della pandemia.

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