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Perché il governatore Bardi è stato rinviato a giudizio e chi sono i politici coinvolti
Nell’inchiesta sulla sanità lucana a processo anche il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Rosa
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (Forza Italia), è stato rinviato a giudizio con l’accusa di concorso in induzione a dare o promettere utilità. L’inchiesta, avviata nel 2022, ha posto l’attenzione su presunte irregolarità nella sanità lucana. La prima udienza è fissata per il 20 gennaio 2025, data in cui il governatore e altri esponenti di primo piano della politica lucana dovranno rispondere delle accuse formulate dalla Procura di Potenza.
COINVOLTI SENATORE DI FDI E ALTRI POLITICI DELLA GIUNTA DI CENTRODESTRA
Tra gli imputati figurano anche il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, all’epoca dei fatti assessore all’ambiente, e altri tre esponenti politici di spicco: Francesco Cupparo (FI), assessore alle Attività produttive; Francesco Fanelli (Lega), attuale consigliere regionale; e Rocco Leone (FdI), anch’egli consigliere regionale. Tutti facevano parte della giunta di centrodestra guidata da Bardi, che era stata accusata di gestione irregolare di fondi pubblici e di altre pratiche illecite.
GLI ARRESTI DEL 2022
Un momento cruciale dell’inchiesta risale al 7 ottobre 2022, quando l’allora capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Francesco Piro, fu arrestato e incarcerato, mentre l’ex sindaca di Lagonegro, Maria Di Lascio, fu posta agli arresti domiciliari. Questi arresti segnarono un punto di svolta nelle indagini, facendo emergere nuovi dettagli sulle presunte manovre politiche legate alla sanità lucana.
L’INCHIESTA DIVISA IN DUE FILONI
Le indagini della Procura di Potenza si sviluppano su due principali filoni. Il primo riguarda la presunta “defenestrazione” di Massimo Barresi, ex direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza, attraverso la riduzione dei fondi dell’ospedale per circa 12 milioni di euro. Barresi, che aveva denunciato le pressioni ricevute, è considerato dai magistrati il principale accusatore. Il secondo filone indaga su un presunto “mercimonio politico-elettorale” a Lagonegro, che avrebbe coinvolto Piro e Di Lascio durante le elezioni comunali del 2020.
IN 19 RINVIATI A GIUDIZIO, 5 PROSCIOLTI E 3 ASSOLTI
Al termine dell’udienza preliminare, il giudice per l’udienza preliminare di Potenza ha rinviato a giudizio un totale di 19 persone, tra cui Piro e Di Lascio. Cinque imputati, invece, sono stati prosciolti. Con il rito abbreviato, sono state assolte altre tre persone, inclusi Giuseppe Spera, attuale direttore generale del San Carlo, e l’imprenditore Antonello Canonico.
LA RIELEZIONE DI BARDI NEL 2024
Nonostante le vicende giudiziarie, Vito Bardi è stato riconfermato governatore della Basilicata lo scorso aprile, vincendo con il 56% delle preferenze contro il candidato del centrosinistra Piero Marrese, fermo al 42,2%.