skip to Main Content

Perché salta il tetto al contate a 5 mila euro dal Dl Aiuti quater

Savino Tetto Contante

Il Decreto Aiuti quater non è stato ancora pubblicato in Gazzetta perché l’esecutivo sta rivedendo diversi punti, tra cui quello del tetto al contante. Ecco perché

Salta il nuovo tetto al contante a 5.000 euro che era stato inserito nel decreto legge “Aiuti quater”, approvato dal Consiglio dei ministri del 10 novembre scorso. L’ultima bozza del Decreto legge non contiene la misura, dal momento che non presenza caratteri di urgenza.

Il Decreto Legge

Partiamo dai fatti. Il decreto non è ancora approdato in Gazzetta Ufficiale perché l’esecutivo sta rivedendo diversi punti dell’articolato, tra cui proprio quello sul contante, indicato nel comma 2 dell’articolo 6 della bozza.

L’annuncio della Meloni

Nelle scorse settimane, era stata proprio la premier Giorgia Meloni ad annunciare il via libera alla misura.

“Abbiamo scelto di alzare il tetto del contante a cinquemila euro, l’avevamo nel programma e la scelta che è stata fatta è di allinearsi alla media europea”, ha detto il Presidente durante la conferenza stampa che si è tenuta a palazzo Chigi.

Manca urgenza

E allora, perché salta?

La norma, a quanto si apprende, non ci sarà del Dl aiuti Quater a causa della mancanza dei requisiti d’urgenza tipici della decretazione. L’aumento del tetto, infatti, al contante sarebbe scattato dal primo gennaio 2023.

Tetto nella legge Bilancio

E’ per questo che l’innalzamento del tetto finirà, però, come annunciato dalla Lega, nella legge di Bilancio che il consiglio dei ministri dovrebbe varare lunedì prossimo. “Nessun problema: dal 1° gennaio 2023 il tetto per l’uso del contante salirà a 5mila euro. La norma sarà inserita nella legge di Bilancio”, chiudono l’argomento dal Carroccio.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top