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Genova: le tensioni sociali all’ombra del Ponte Morandi

Si attende con impazienza la data del 7 dicembre, quando il commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci trasmetterà ai periti del tribunale il progetto scelto dalla struttura commissariale per la demolizione

Non c’è più solo un problema di ricostruzione di Ponte Morandi a Genova, di trovare un alloggio agli sfollati. O di dover ricostruire un tessuto sociale ed economico nella zona del disastro. Sono sempre più frequenti, infatti, episodi di ostilità nei confronti dei dipendenti di Autostrade, la società concessionaria delle opere di viabilità su cui incide ponte Morandi.

SINDACATI: VERGOGNOSE SCRITTE CHE INSULTANO LAVORATORI

Hanno sollevato preoccupazioni per gli episodi di vandalismo al casello di Genova Est e presso la sede della direzione generale di Roma di Aspi, nonché per le “innumerevoli segnalazioni” che arrivano dai lavoratori “riguardanti l’ostilità dell’utenza dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi” le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal, Ugl Viabilità e Logistica. Le parti sociali hanno stigmatizzato gli episodi bollandoli come “atti vergognosi” e definendo “ profonda ingiustizia ogni insulto ed ogni atto aggressivo verso questi lavoratori, che invece la collettività deve sostenere e incoraggiare, soprattutto per la dedizione e l’impegno profuso nei momenti drammatici e difficili, ricordando anche che, nello svolgimento dell’attività lavorativa quotidiana, molti di loro percorrevano quel tratto di ponte anche piu’ volte al giorno”. La tragedia del ponte Morandi, proseguono i sindacati “è un dramma incancellabile per l’intero Paese ed è necessario che le istituzioni preposte accertino in tempi rapidi tutte le responsabilità, affinché’ le vittime dirette e indirette della tragedia, e una città intera, possano avere piena giustizia. Ma altrettanto indiscutibile – concludono le organizzazioni sindacali – deve essere il fatto che nessuna responsabilità di quanto accaduto possa essere attribuita ai lavoratori di Autostrade per l’Italia e delle società ad essa collegate. Ogni lavoratore sia di giorno che di notte che durante le festività, mette sempre al primo posto e prioritariamente la qualità del servizio e la sicurezza della circolazione, attenendosi alle disposizioni aziendali con grande professionalità e immutato senso di responsabilità”.

IL 7 DICEMBRE SI ATTENDE IL PROGETTO DI DEMOLIZIONE

Nel frattempo nel capoluogo ligure si attende con impazienza la data del 7 dicembre, quando il commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci trasmetterà ai periti del tribunale il progetto scelto dalla struttura commissariale per la demolizione di ponte Morandi. Secondo il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi “i periti del gip dovranno esaminarlo e sentire anche il parere dei consulenti di parte sulle modalità che consentano l’esame e l’eventuale conservazione dei reperti delle parti che devono essere demolite. Questo naturalmente non può essere fatto dalla sera alla mattina – ha aggiunto il procuratore – ma richiede un tempo che comunque nell’economia generale non pare influente sui tempi e sulla procedura di abbattimento. E’ chiaro a questo ponto la parte di ponte da cui comincerà la demolizione verrà dissequestrato”. Circa l’ipotesi che la demolizione possa cominciare il 15 dicembre come vorrebbe il sindaco-commissario Marco Bucci, Cozzi ha spiegato che è difficile dirlo “non siamo nella testa dei periti. Qui si tratta di vedere quali parti del ponte da demolire possono essere esaminate o devono essere conservate per analizzarle magari quando saranno tagliate”.

APERTE LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE LAVORATORI DELLE AUTOSTRADE E DEI TRAFORI

In questi giorni si sono aperte, intanto, le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori delle autostrade e dei trafori. Lo hanno riferito Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità e Logistica, in merito al contratto in scadenza il prossimo 31 dicembre che riguarda circa 15 mila addetti. “In un comparto florido con forti potenzialità economiche è necessario ora dare risposte concrete, sviluppando significativamente nuova ulteriore occupazione, dando riconoscimento alle professionalità presenti nel settore”.

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