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Precari scuola, lettera appello dei docenti “fantasmi” idonei al concorso Pnrr

Fino ad ora l’hanno sottoscritta oltre 12mila insegnanti, sono risultati idonei al concorso Pnrr del 2023  nel mondo della scuola ma sono praticamente “invisibili” per la pubblica istruzione. Ecco il testo inviato ai gruppi parlamentari e ai sindacati per farsi sentire dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara

“In un momento in cui la precarietà nel mondo della scuola è diventata una condizione strutturale, noi, precari storici e nuovi laureati, ci siamo riuniti per discutere delle difficoltà che quotidianamente affrontiamo e delle possibili soluzioni che auspichiamo possano essere prese in considerazione”. È l’incipit di una lettera-appello che gli idonei al concorso Pnrr 2023 del mondo della scuola rivolgono ai gruppi parlamentari e alle organizzazioni sindacali per arrivare fino al ministro della pubblica istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.

QUATTRO PUNTI PER AVERE TRASPARENZA NEL MONDO DELLA SCUOLA

Sono in particolare quattro i punti che vengono messi in evidenza dai firmatari della lettera-appello. Il primo riguarda le graduatorie di merito ad esaurimento del Concorso PNRR 23/24: “È fondamentale garantire un sistema di graduatorie trasparente e giusto – scrivono – senza nessun idoneo escluso, che premi le conoscenze e competenze acquisite e certificate dal superamento delle prove (scritta, orale, pratica e valutazione titoli), l’esperienza maturata sul campo e riconosca il valore degli anni di servizio. Riteniamo non sia giusto che chi è risultato idoneo debba partecipare a nuovi concorsi che presentano le medesime modalità e prove”.

CONCORSO SCUOLA PNRR: SERVE UNA REVISIONE DEI PERCORSI ABILITANTI

Il secondo punto riguarda l’abilitazione diretta per chi è risultato idoneo a un concorso. “Riteniamo sia necessaria una revisione dei percorsi abilitanti così come sono strutturati, rendendoli sostenibili economicamente e di qualità. Infatti, siamo fortemente preoccupati per la crescente diffusione di titoli e abilitazioni venduti da università telematiche, che rischiano di compromettere la qualità dell’insegnamento e la credibilità dell’intero sistema formativo. Chiediamo un rigoroso controllo di questi percorsi e una maggiore valorizzazione delle esperienze sul campo”.

STOP AI CONCORSI, STABILIZZARE I PRECARI DELLA SCUOLA

Altro punto importante per i firmatari della lettera è  lo “stop ai concorsi in presenza di graduatorie di merito da esaurire”. Un passaggio, questo, fondamentale, per non aumentare la platea dei precari. “Il sistema di reclutamento, così come è stato strutturato negli ultimi anni, non ha risolto il problema del precariato – si legge – Proponiamo l’introduzione di un doppio canale di reclutamento che possa da un lato stabilizzare i docenti precari con almeno tre anni di servizio, dall’altro prevedere l’immissione degli idonei da concorso”.

ADESSO TRASPARENZA E VALUTAZIONE DEI TITOLI

Infine, il punto più delicato, quello sulla trasparenza e valutazione dei titoli. “È necessario un sistema di valutazione dei titoli che sia trasparente e che valorizzi adeguatamente gli anni di servizio prestati nelle scuole. La scarsa valorizzazione di questi anni di servizio rappresenta una grave ingiustizia nei confronti di chi ha dedicato passione e competenze alla formazione delle nuove generazioni. Infine, ribadiamo la necessità di conoscere all’interno degli albi degli USR, le relative graduatorie di merito e le posizioni di tutti i singoli candidati che hanno partecipato alla procedura (come stabilito dall’art. 15, comma 2 del DPR 487/1994”).

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