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Valditara a Policymakermag: fuori gli smartphone dalla scuola

Valditara Scuola

La scuola secondo il ministro Valditara: sì al digitale, no agli smartphone. Per avere la cittadinanza la scuola non basta. Resta fuori l’educazione all’affettività

Le settimane che precedono la preparazione della manovra di Bilancio sono tra le più delicate per il ministro dell’economia che deve cercare un punto equilibrio tra le richieste di stanziamenti di tutti gli altri ministeri. Quello dell’istruzione non fa eccezione. “Ho incontrato il ministro Giorgetti prima della pausa estiva – ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un punto stampa nel corso del Meeting di Rimini -, ho trovato molta comprensione, c’è stata molta attenzione al tema della scuola. Non dimentichiamoci che lo scorso anno sono stati stanziati tre miliardi di euro per il contratto degli insegnanti e per il mondo della scuola”.

PER IL PROGETTO DELLA SCUOLA DIGITALE STANZIATI 1,2 MILIARDI DI EURO

Una iniezione di non poco conto che si somma ai fondi investiti per la digitalizzazione della scuola e la smaterializzazione dei libri di testo, due degli obiettivi del Ministero del Merito e dell’Istruzione. “Noi stiamo investendo nella digitalizzazione del percorso educativo qualcosa come 1,2 miliardi di euro, fondi del Pnrr – ha detto il ministro Valditara a Policymakermag -. Siamo andati oltre, abbiamo deciso di sperimentare l’applicazione dell’intelligenza artificiale sulla personalizzazione della formazione. In alcune scuole d’Italia, cito, a memoria, Calabria, Lazio, Toscana, Lombardia, abbiamo deciso di mettere al servizio degli studenti e dei docenti l’intelligenza artificiale al fine di realizzare la personalizzazione del percorso educativo”.

LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI

L’impiego di strumenti di intelligenza artificiale non sarà lasciato agli studenti ma sarà guidato da docenti adeguatamente formati. “Abbiamo investito anche 450milioni di euro per la formazione dei docenti all’utilizzo delle nuove tecnologie e alla scuola digitale – ha aggiunto il ministro Valditara -. Questa è la prima grande risposta concreta alle preoccupazioni di chi vuole che gli studenti e i docenti possano lavorare in un contesto di innovazione didattica. Va da sé che nell’1,2 miliardi di euro ci sono anche i soldi per i tablet e per le altre attrezzature di cui gli studenti necessitano”.

NELLA SCUOLA DIGITALE DI VALDITARA NON C’È POSTO PER GLI SMARTPHONE

Il ministro, però, vuole essere chiaro su un punto: digitalizzazione non significa smartphone in aula. “Io resto contrario all’utilizzo del cellulare almeno fino alla terza media – sottolinea il ministro a Policymakermag -, questo punto tornerà anche nelle linee guida del Ministero. Una cosa è il tablet, il computer, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, un’altra è il cellulare che i nostri ragazzi adoperano per troppo tempo”.

IUS SCHOLAE: NON BASTA PERCORSO SCOLASTICO, SERVE CONDIVISIONE DEI VALORI

In questi giorni ha tenuto banco uno scontro, a distanza, tra i due vicepremier sul tema dello Ius Scholae. Il ministro Valditara, di area leghista, ha offerto una posizione che prova ad essere di compromesso. “Io credo che non sia tanto il numero di anni piuttosto che il percorso scolastico seguito, quanto la condivisione di valori, la conoscenza della lingua e la condivisione di un progetto di futuro che deve essere in qualche modo accertato  – ha spiegato il ministro – Poi dobbiamo a mio avviso fare una riflessione importante, complessiva a 360 gradi perché le due riforme della cittadinanza fatte in Francia e in Germania proprio quest’anno ci insegnano che è fondamentale la capacità di integrarsi e di condividere i valori di riferimento di quella nazione prima di diventare cittadini”.

L’EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ NON HA SPAZIO NELLA SCUOLA DI VALDITARA

Infine, il ministro Valditara, glissando su una domanda circa l’introduzione di un percorso di formazione all’affettività ha, di fatto, allontanato tale possibilità. “L’educazione alle relazioni, al rispetto verso la donna, sono all’interno delle linee guida sull’educazione civica – ha spiegato Valditara a Policymakermag -. Il principio del rispetto è un principio costituzionale fondamentale, deriva dalla centralità della persona, ed è sancito dagli articoli 2 e 3 della nostra Costituzione. Sono principi fondamentali”.

Leggi anche: In cosa consiste la riforma dell’istruzione tecnico-professionale targata Valditara

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