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Primarie Pd, Emiliano e De Luca scelgono Bonaccini

Accordo De Luca Emiliano Su Scuola Sanità E Mezzogiorno

Intesa tra i due presidenti di Regione su sanità, scuola e Mezzogiorno verso le primarie progressiste del prossimo febbraio

Protagonismo o no, se il futuro del Pd deve cominciare dai territori allora la sfida può dirsi già raccolta da Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. Due dirigenti regionali del partito di via del Nazareno, a capo di Campania e Puglia, spesso in contrasto con la linea romana o comunque in primo piano per un operato giudicato a volte autoritario, a volte troppo subordinato al Movimento 5 Stelle. La loro scelta per la prossima segreteria sembra andare nella direzione di Stefano Bonaccini.

ASSE DE LUCA-EMILIANO SU SCUOLA, SANITA’ E MEZZOGIORNO

I due, infatti, sono reduci da fitte ore di dialogo congiunto che hanno portato all’elaborazione di una piattaforma. Termine generico e forse abusato ma che in questa circostanza serve a indicare l’idea di un programma comune da sviluppare. In particolare, ruotando attorno a scuola, sanità e Sud. L’obiettivo è influenzare in senso positivo il tracciato congressuale del Pd verso le primarie del prossimo febbraio.

Tra gli altri temi ci sono anche la necessaria opera di sburocratizzazione, le nuove assunzioni nella Pa meridionale, i livelli essenziali di prestazioni. Il tandem, inoltre, coinvolgerebbe anche il presidente uscente del Lazio Nicola Zingaretti e il segretario calabrese Nicola Irto.

TRA BONACCINI E SCHLEIN MEGLIO IL PRIMO

Nella corsa alla guida del partito oggi condotto ancora da Enrico letta, Emiliano e De Luca preferirebbero Bonaccini a Schlein. Il Vicere della Campania vuole replicare un’influenza già riuscita nel 2019, quando con la sua spinta portò la Regione a far votare in massa Maurizio Martina, futuro segretario Pd.  Oggi i favori convergono verso il collega e omologo dell’Emilia Romagna, già sostenuto dal sindaco di Firenze Dario Nardella uscito dalla corsa ed entrato nel ticket (o tandem) con lui. In Puglia, Emiliano e Lacarra, di area sua, sono schierati per il presidente di Regione e non per Elly Schlein. Anche vari sindaci hanno già scelto Bonaccini, da De Caro a Gori.

Insomma, la sfida del Pd che verrà sembra partire dal Mezzogiorno. In termini di preferenze, di temi e di campagna elettorale.

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