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Quali sono le 16 Regioni che rischiano di diventare rosse?

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Si svolgerà a breve la riunione del Cdm che dovrà stabilire, secondo i dati dei contagi, i nuovi colori delle Regioni, che fin da ora sembrano essere ben 16 a poter diventare o restare rosse, 2 arancioni, 1 gialla e 1 bianca

Italia sempre più rossa. È questa la previsione che potrebbe avverarsi a breve. Da lunedì 15 marzo dovrebbero essere 16 su 20 le Regioni a diventare rosse, tornando di fatto in una situazione di lockdown. La comunicazione ufficiale arriverà dopo il Consiglio dei ministri (Cdm) convocato per oggi alle 11:30.

COSA PREVEDE LA ZONA ROSSA

Le Regioni che entreranno in zona rossa avranno la possibilità di uscire da casa solo per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità. Non sarà possibile, invece, andare a trovare parenti e amici, neanche una volta al giorno come previsto per le zone gialla e arancione.

Tireranno giù le saracinesche bar, ristoranti e negozi. La scuola, di ogni ordine e grado, continuerà solo con la didattica a distanza (dad).

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CHI RISCHIA IL ROSSO

A ora si trovano già in zona rossa Basilicata, Campania e Molise (già da una settimana). A loro potrebbero aggiungersi il Veneto che – con un Rt superiore all’1,25 – presenta una situazione in netto peggioramento, ma anche le province di Trento e Bolzano che registrano un’incidenza sopra i 300 casi. Oltre a loro, preoccupano i numeri e il livello di contagio di Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo e Puglia.

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Il Lazio sembrerebbe in bilico tra l’arancione e il rosso. Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha già detto che: “Se ci saranno restrizioni sarà una decisione giusta, da i dati che abbiamo vediamo che le varianti sono molto, molto pericolose, mi permetto di suggerire che l’unica cosa che ci salva, al di là delle ulteriori restrizioni, sarà la responsabilità civile” perché le restrizioni sono necessarie ma “la vera svolta è nel comportamento delle persone”.

CHI POTREBBE RESTARE ARANCIONE E GIALLO

Umbria e Calabria dovrebbero, invece, rimanere in zona arancione, consentendo quindi di lasciare aperti i negozi, ma non bar e ristoranti, che potranno continuare a lavorare solo in Sicilia e Sardegna. La Regione governata da Musumeci, infatti, sarà l’unica a rimanere gialla.

LA SARDEGNA RESISTE

La Sardegna, prima e unica Regione ad aver assaporato le libertà della zona bianca, grazie ai suoi dati manterrà nuovamente questo colore permettendo a tutte le attività di rimanere aperte.

Alle misure estese a livello nazionale, tuttavia, si affiancheranno quelle locali e saranno i governatori a poter adottare ordinanze locali mirate quando Province o Comuni superano la soglia di 250 casi ogni 100 mila abitanti.

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