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Rai, cosa si nasconde dietro il voto del M5S con la maggioranza

Rai

Bagarre politica dopo il via libera al contratto di servizio Rai con il voto del M5S di Conte. Per Azione-Iv, “se la Rai anticipa la politica…”

Via libera della Commissione di Vigilanza Rai al parere sul contratto di servizio ed è bagarre politica. Oltre ai partiti di maggioranza, ha votato a favore infatti anche il Movimento 5 Stelle. Contrari il Pd, Italia Viva, Verdi e Sinistra, mentre Azione si è astenuta.

Si sprecano i richiami e i significati politici: nuovo “asse giallo-blu” “campo largo naufragato”, centrosinistra “in tilt”, “strappo Pd-M5S”, “gelo Conte-Schlein” fino al fogliante “Conteinciucio”. Con il ministro Urso che non ha perso occasione per sottolineare “il voto favorevole di una parte significativa dell’opposizione, al parere sul contratto di servizio Rai”, a dimostrazione che la maggioranza gode di ottima salute e i veri problemi stanno nel centrosinistra.

Non è la prima volta che a viale Mazzini i Cinque stelle chiudono un occhio sulle decisioni della maggioranza: il consigliere d’amministrazione d’area Alessandro di Majo infatti non ha votato contro le ultime nomine proposte dai vertici dell’azienda del nuovo corso meloniano. Tra queste rientrava anche l’indicazione di Giuseppe Carboni, ex direttore del Tg1 ai tempi del governo gialloverde, a nuovo direttore di Rai Parlamento.

PER IL DOMANI TRATTATIVE IN CORSO CON IL M5S SU NOMINE TGR

I grillini parlano di “gesto di responsabilità” a difesa del giornalismo d’inchiesta, ma c’è già il sospetto che anche questa volta Conte abbia lasciato col cerino in mano il Pd di Schlein. Come scrive l’edizione online del Domani ci sarebbe una partita sotterranea in corso “sulle nomine in arrivo per la Tgr: il Movimento avrebbe volentieri un vicedirettore d’area per il meridione. Si fa già il nome di Alessandro Gueli, attualmente vicedirettore, per quando Roberto Pacchetti – quota Carroccio – sarà, quasi sicuramente, promosso direttore. Senz’altro ora il candidato d’area pentastellata avrà una possibilità in più”.

M5S: “DA NOI GESTO DI RESPONSABILITA’ A DIFESA GIORNALISMO DI INCHIESTA”

“Siamo riusciti ad ottenere risultati importanti – spiega l’esponente M5S in commissione di vigilanza Rai Dolores Bevilacqua – che vanno dal rafforzamento della divulgazione scientifica alla lotta alla disinformazione, dal contrasto alla violenza di genere fino alle indicazioni sulla trasparenza ed efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche fino al piano di prevenzione della corruzione. (…) Il nostro è stato un gesto di responsabilità a sostegno di quelle trasmissioni come Report, PresaDiretta, Indovina chi viene a cena? e altre che interpretano in maniera così importante il ruolo dell’informazione del Servizio Pubblico come cane da guardia del potere. Per noi si tratta di un punto fondamentale su cui non potevamo astenerci o addirittura essere contrari”.

PD E AZIONE-IV ALL’ATTACCO: “SE LA RAI ANTICIPA LA POLITICA..”

Il Pd ovviamente va all’attacco: “Non si capisce come facciano i Cinque Stelle a votare con FdI e contro le altre opposizioni. Ma non eravamo noi il partito degli accordi di potere?”, osservano. Nel merito sul contratto di servizio, per il Pd “non sono state accolte le nostre proposte volte, solo per fare degli esempi, a introdurre maggiori garanzie su principi e valori legati ai temi dei diritti e sul pluralismo. Sono stati respinti persino gli emendamenti sul valore dell’istruzione, sul contrasto al cyber bullismo e sul tema della biodiversità”, elencano i dem. “Necessario secondo noi, inoltre, specificare il concetto di ‘digital public media company’ che nel testo è descritto solo come ‘digital media company’. Anche gli emendamenti sul ruolo di RaiFiction e RaiPlay nell’industria dell’audiovisivo e come specchio del pluralismo sociale non hanno trovato spazio”.

Per il presidente del gruppo Azione-Iv, Enrico Borghi: “La Rai anticipa la politica” dice una regola non scritta. Conte è funzionale alla destra, accomunato dalla stessa passione per la gestione del potere. Appagato dalla lottizzazione, il M5S sul contratto di servizio per l’ennesima volta vota con la maggioranza, e svela l’inciucio”.

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