skip to Main Content

Rai, pubblicare i cachet? La proposta in Vigilanza che non piace nemmeno al M5S

Rai Genere

Il capogruppo in Vigilanza dei grillini Francesca Flati a Lo Specialista: “La vera anomalia in Rai sono gli esterni che non dovrebbero più esserci”.

Attualmente la Rai pubblica sul proprio sito i curricula e i compensi lordi pari o superiori a 200.000 euro percepiti da amministratori e dirigenti. Ora il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, con una proposta di legge e una risoluzione in commissione di Vigilanza, chiede che l’Azienda renda noti anche i compensi di natura artistica, facendo piena luce sulle situazioni di conflitto di interessi ad essi relative. Una proposta che non piace all’Avvocatura dello Stato che sull’argomento – interpellata dalla presidenza del Consiglio nella precedente Legislatura – ha già detto che la pubblicazione penalizzerebbe la Rai nella concorrenza con i privati. E che non piace neanche al Movimento 5 Stelle.

FLATI (M5S): “ANOMALIA RICORRERE SPESSO AGLI ESTERNI”

Lo Specialista ne ha parlato con l’onorevole Francesca Flati, capogruppo dei grillini in commissione di Vigilanza sulla Rai. Che ne pensate della risoluzione Mulè? “Non siamo d’accordo né con lo strumento utilizzato né con questo modo di affrontare una tematica molto delicata”, ha premesso Flati. Partiamo dallo strumento. “L’attuale legge – ha spiegato il capogruppo in Vigilanza del M5S – prevede già la pubblicazione degli stipendi dei dirigenti Rai. Approvare una risoluzione che va in contrasto con una legge vigente creerebbe un cortocircuito legislativo. Meglio, se si vuole procedere, una modifica della legge vigente con il normale iter parlamentare”. Bene, passiamo al merito. “La vera anomalia non sono i cachet degli artisti Rai ma il fatto che molto spesso l’Azienda si rivolga all’esterno e non utilizzi risorse interne. C’è una risoluzione già approvata all’unanimità nella scorsa legislatura dalla Vigilanza che chiede alla Rai di non ricorrere più alle collaborazioni esterne di questo tipo e alle agenzie esterne. Anche perché questo va in contrasto con le prescrizioni dell’art. 24 del contratto di servizio, ovvero valorizzare al massimo le risorse interne, alcune delle quali sono di primissimo livello”. Ma tutti sanno che parte del palinsesto Rai è costituito da format esterni? “Il problema è proprio questo, come Movimento 5 Stelle vogliamo che la risoluzione della Vigilanza venga messa in atto. Questo risolverebbe a monte il problema. Gli esterni in Rai non dovrebbero più esserci”.

“ANCHE A MEDIASET RICHIEDERE STESSA TRASPARENZA”

Bene, ammesso che ci si riesca. Mulé chiede di pubblicare i cachet Rai anche degli artisti interni. “È piuttosto curioso – ha sottolineato Flati – che una proposta del genere arrivi proprio da un esponente di Forza Italia. Sappiamo che è un partito molto vicino a Mediaset. Perché non si chiede di applicare la stessa trasparenza a Mediaset?”. Ma quella è una tv privata? “Sì, ma le concessioni sono pubbliche. E poi è evidente che pubblicando i cachet degli artisti Rai si andrebbe a turbare un aspetto di mercato”. Sarebbe dunque un vantaggio per la concorrenza? “Esatto, allora la totale trasparenza deve valere per tutti. Se si vogliono pubblicare i cachet degli artisti – ha concluso Flati – si pubblichino quelli di tutte le emittenti, pubbliche e private”.

 

Articolo pubblicato su loSpecialista.tv

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top