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Rai, Salini e Foa attesi in Vigilanza

Rai

Ma sul banco degli imputati della Vigilanza Rai questa volta ci saliranno anche Alberto Barachini e Rocco Casalino. L’articolo di Gianluca Vacchio per loSpecialista

Chi è senza peccato scagli la prima pietra disse Gesù. E di peccati dal venerdì santo al sabato di veglia ne sono stati commessi parecchi nel mondo dell’informazione televisiva. Quello originale l’ha commesso il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa del 10 aprile in cui il governo – in questa via crucis di decreti – ha ufficializzato la proroga delle misure di lockdown al 3 maggio. Venticinque minuti trasmessi in diretta dalla Rai (ma questo a nostro avviso non è un errore, lo hanno fatto anche le altre emittenti tv considerando l’emergenza in atto) in cui il premier ha nominato invano Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e le rispettive “menzogne”. Un peccato originale che alcuni direttori, tra cui Enrico Mentana (TgLa7) e Giuseppe De Bellis (SkyTg24), non gli hanno perdonato sin da subito.

IL “PECCATO” COMMESSO DA BARACHINI

Il secondo peccato, doppio per la verità, l’ha commesso il giorno dopo il presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, Alberto Barachini: a titolo personale, e non della commissione che presiede (primo errore), ha contestato ai vertici Rai una violazione del pluralismo (secondo errore visto che di questo si occupa l’Agcom) chiedendo che fosse garantito – senza neanche un’istruttoria – quanto prima un proporzionato diritto di replica ai leader dell’opposizione. Un “risarcimento” di 12 minuti in viva voce nei tg nazionali della Rai (altro peccato) puntualmente arrivato e concesso si dice in forza di una presunta telefonata di Salvini al presidente Marcello Foa effettuata subito dopo aver chiamato il Quirinale. Un “risarcimento” che potrebbe essere anche il frutto (altro peccato) di una libera scelta dei direttori dei tg.

L’APPUNTAMENTO DI MARTEDÌ 21 APRILE

Di tutto questo, e molto altro, si parlerà martedì 21 aprile in commissione di Vigilanza sulla Rai. Alle ore 20, infatti, sono stati convocati in audizione – a quanto apprende Lo Specialista – sia Salini sia Foa. Dovranno parlare del ruolo del servizio pubblico nell’emergenza coronavirus e di cosa si sta predisponendo ad esempio per la didattica a distanza. Ma in realtà le domande dei commissari verteranno su ben altro. La maggioranza (tornata alla carica con la richiesta di riconteggiare le schede che hanno portato all’elezione di Foa) farà il processo ai presidenti: Foa appunto e Barachini. L’opposizione se la prenderà con Salini e la sua Rai piegata alle conferenze di Conte e ai presunti diktat del suo portavoce, Rocco Casalino, che da Palazzo Chigi fa sapere di non aver mai chiesto che la conferenza stampa venisse trasmessa a reti unificate. Chi è senza peccato scagli la prima pietra…

 

Articolo pubblicato su lospecialista.tv

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