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Recovery Fund: il piano di Catalfo per l’occupazione

Catalfo

I dati Istat sul lavoro sono negativi, ma la ministra del Lavoro Catalfo sta già preparando un piano in quattro punti per l’occupazione in vista del Recovery plan che il governo presenterà a Bruxelles il 15 ottobre

La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo sta preparando un piano in quattro punti per l’occupazione in vista del Recovery plan che il governo presenterà a Bruxelles il 15 ottobre. “Siamo consci che molto resta da fare”, ha dichiarato commentando i dati Istat sull’occupazione.

I DATI ISTAT

“Da febbraio 2020 il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400 mila”. È quanto rivelano le statistiche dell’Istat di luglio su occupati e disoccupati. “In quattro mesi il tasso di occupazione perde oltre un punto, mentre quello di disoccupazione, col dato di luglio, torna sopra ai livelli di febbraio”. Il tasso di disoccupazione è salito al 9,7%, +0,5 punti da giugno, +0,1 punti da luglio 2019. I disoccupati sono aumentati del 5,8%.

IL SALVAGENTE BLOCCO-LICENZIAMENTI

Nell’ultimo anno i dipendenti a termine sono diminuiti del 16,2% e i lavoratori indipendenti del 4,5%. Il calo degli occupati registrato dall’Istat non riguarda invece i lavoratori permanenti, che sono tutelati dal blocco dei licenziamenti per il Covid-19 e sono cresciuti dell’1,2%.

I COMMENTI DI CATALFO

Catalfo commentando i dati ha dichiarato che “anche se resta ancora molto da fare perché il virus non è sconfitto, il Paese sta registrando incoraggianti segnali di ripresa. La crescita dell’occupazione a luglio (+0,4%, dopo 4 mesi di flessione, torna a crescere), la prosecuzione nella tendenza all’aumento del numero di ore lavorate pro capite e l’espansione del segmento di persone in cerca di lavoro ci spingono a proseguire nella direzione fin qui seguita dal Governo”.

I 4 PILASTRI DI CATALFO

La ministra Catalfo ha ricordato che le risorse del Recovery Fund (209 miliardi) ci pongono di fronte a una duplice sfida: rimettere in moto l’Italia di oggi e riprogettare quella di domani. Su Facebook ha scritto che il piano di riforme per il lavoro a cui sta lavorando si reggerà su 4 pilastri: “formazione e politiche attive, innovazione e semplificazione, investimenti su competenze e occupabilità dei lavoratori – soprattutto dei giovani e delle donne”.

FORMAZIONE E POLITICHE ATTIVE

Il primo pilastro ha l’obiettivo di “traghettare le transizioni occupazionali”, ovvero aiutare chi perderà il lavoro in settori colpiti dalle conseguenze della pandemia a trovare posto nei nuovi lavori, in particolare nel digitale e nella green economy.

INNOVAZIONE E SEMPLIFICAZIONE, INVESTIMENTI SU COMPETENZE

Il secondo e il terzo pilastro sono inseriti nella riforma degli ammortizzatori sociali basata su due strumenti: uno di protezione temporanea per i lavoratori di aziende con prospettive e uno per chi invece perde il lavoro, ma condizionato alla partecipazione alle attività di ricollocamento, anch’esse da potenziare.

RIDUZIONE GENDER GAP

Il quarto pilastro prevede incentivi alle assunzioni delle donne, con percorsi formativi ad hoc; rafforzamento degli asili, dell’assistenza per i non autosufficienti e dei congedi parentali, oltre a incentivi per le imprese che riducono le differenze di retribuzione tra uomini e donne.

I GIOVANI

Secondo l’Istat, a luglio il tasso di disoccupazione giovanile è tornato sopra il 30% per la prima volta da più di un anno, a partire da aprile 2019. Su questo tema Catalfo ha proposto “un collegamento del mercato del lavoro con i percorsi di formazione sia secondari che universitari, una staffetta generazionale con incentivi alle assunzioni di giovani, la revisione e il potenziamento del contratto di espansione, dell’apprendistato e del sistema duale per rafforzare il collegamento tra scuola e impresa”.

UN PAESE PIÙ INNOVATIVO, EQUO E SOSTENIBILE

“L’obiettivo comune che deve guidarci (e unirci, come Nazione) è dunque quello di consegnare ai nostri figli un Paese più innovativo, equo e sostenibile e, al contempo, fornire loro strumenti adeguati per affrontarlo e diventarne protagonisti”. Catalfo ha infine concluso sottolineando l’importanza sempre maggiore di un futuro green: “Dobbiamo continuare a sostenere il nostro tessuto imprenditoriale, attraverso un grande piano di investimenti, soprattutto in chiave ‘green’.

Secondo un focus Censis – Confcooperative ‘Smart &Green’ – infatti, il volume di occupazione che tali investimenti produrrebbero fino al 2023 sarebbe pari a 481 mila unità”.

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