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Michele Di Bari

Regionali Campania, centrodestra verso il candidato “civico”. Di Bari in pole

Il centrodestra sembrerebbe vicino a chiudere la telenovela sulla candidatura per la presidenza della Regione Campania: in pole position c’è il prefetto di Napoli Michele Di Bari, profilo “civico” proposto da Forza Italia e apparentemente gradito anche a Lega e Fratelli d’Italia.

Il centrodestra avrebbe individuato nel prefetto di Napoli Michele Di Bari il candidato da contrapporre a Roberto Fico. Scartata la pista politica che avrebbe portato con buona probabilità all’investitura di Edmondo Cirielli .

IL RITARDO NELLA SCELTA DEL CANDIDATO

Dopo settimane di trattative e nomi sul tavolo, l’ufficialità sarebbe dovuta arrivare lunedì, ma secondo alcune ricostruzioni il calendario politico e istituzionale – con la visita del Presidente della Repubblica a Napoli – avrebbe complicato le cose, spingendo la coalizione a valutare la finestra migliore per l’annuncio.

Possibile allora che si debba attendere il voto nelle Marche. Nel frattempo però il coordinatore campano di Forza Italia, Fulvio Martusciello ha dato una spiegazione diversa del ritardo nella presentazione del candidato: “Non è un problema che riguarda la Campania, qui siamo in fase avanzata e c’è una effervescenza della società civile che ha portato ad una serie di proposte che sono state ampiamente valutate. Il problema lo pone un po’ la Lega al Nord perché hanno la questione della Lombardia, del Veneto”.

LA SCELTA DI UN CANDIDATO CIVICO

La scelta di puntare su un nome lontano senza un’immediata investitura politica era stata anticipata nei giorni scorsi anche dal ministro Matteo Piantedosi, già tirato in ballo nel totonomi ma tiratosi fuori dalla corsa, pur continuando a giocare un ruolo decisivo nella scelta del candidato.

Secondo il titolare del Viminale la pista “civica” si rende necessaria a motivo della disaffezione dei territori nei confronti della politica, e proprio Piantedosi avrebbe dato il via libera decisivo alla candidatura del prefetto di Napoli, una volta superate le iniziale titubanze dell’interessato. ll prefetto, figura percepita come moderata e mediaticamente valida, potrebbe lasciare l’incarico qualche mese prima della pensione per risultare eleggibile e dedicarsi alla campagna elettorale.

CHI È MICHELE DI BARI

Originario del foggiano, 66enne, Di Bari è infatti vicino alla quiescenza prefissata per la categoria: nel caso specifico scatterebbe l’anno venturo. Ecco perché l’ipotesi al vaglio è quella di anticipare di qualche mese le dimissioni per potersi dedicare alla campagna elettorale.

Entrato nell’Amministrazione civile dell’Interno alla fine degli anni Novanta, ottiene vari incarichi di responsabilità nella sua Puglia, svolgendo il ruolo di commissario straordinario in diversi Comuni della provincia di Foggia, fino a diventare capo di gabinetto e viceprefetto.

Con la nomina a prefetto nel 2010, arrivano chiamate dagli uffici territoriali di tutta Italia: vicecommissario di governo per la Regione Friuli, prefetto a Vibo Valentia, Modena e Reggio Calabria. Quindi il salto a Roma, con la guida del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione al Ministero dell’Interno sotto i ministri Salvini e Lamorgese e la presidenza del Comitato per le Opere Strategiche. A Napoli arriva nel 2023, dopo essere passato per l’incarico di prefetto a Venezia.

 

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