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Regionali Puglia, non si esclude voto sulla piattaforma Rousseau

Puglia Emiliano

Nel fine settimana si terrà a Milano il Villaggio Rousseau, dove si potrebbe parlare anche del voto sulla piattaforma per decidere chi appoggiare alle regionali

Spaccature tra i grillini sulla coalizione con il Pd per le elezioni regionali in Puglia di settembre. Nonostante Michele Emiliano possa contare sull’appoggio del presidente del consiglio Giuseppe Conte e del fondatore del Movimento Beppe Grillo, una parte dei pentastellati è in disaccordo. Il futuro e la stabilità del governo passeranno dunque per le elezioni regionali.

I CONTRARI

Tra i contrari c’è l’altra candidata del M5S Antonella Laricchia (ala Di Maio), che nei sondaggi è lontana dai favoriti Emiliano-Fitto, e il consigliere regionale e presidente della commissione regionale antimafia, Rosa Barone – pro-Laricchia – che alla Gazzetta del Mezzogiorno ha dichiarato: “Noi andiamo dritti per la nostra strada perché siamo un’alternativa seria al passato e al passato remoto di questa regione. Chiediamo un atto di coraggio per scegliere chi non ha mai governato come noi Cinquestelle”. Anche Matteo Renzi con Italia Viva si dissocia per sostenere il proprio candidato: “In Liguria il Pd ha scelto di stare insieme ai 5S candidando un giornalista del Fatto che ha insultato tutta la classe dirigente del Pd per anni. Quella coalizione è una resa incondizionata dei riformisti al populismo giustizialista. Noi andremo da soli. Come faremo in Puglia, dove il populismo viene rappresentato da Emiliano. E dove Ivan Scalfarotto ha iniziato una battaglia difficile, coraggiosa e doverosa”.

I FAVOREVOLI

Appoggio invece al governatore uscente Emiliano dal ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia (Pd) e dal deputato Paolo Lattanzio (M5S): “Vorrei un posizionamento politico chiaro del Movimento. Serve un accordo politico largo, senza i mezzucci del voto disgiunto. Ci sono i margini per replicare nelle regioni l’alleanza di governo”. Molto convinto di un’intesa giallorossa è anche Antonio Decaro (Pd), sindaco di Bari e coordinatore della campagna elettorale di Emiliano: “L’intesa deve arrivare dal territorio. Io spero possa accadere anche perché i programmi del Pd e del Movimento sono sovrapponibili”. A Roma intanto il leader del Pd, Nicola Zingaretti, sostiene che più del voto-utile fine a se stesso è necessario trovare un reale accordo politico per poter battere il centrodestra di Fitto. Se le alleanze per le regionali creano disaccordo, il Movimento non esclude come soluzione quella di votare sulla piattaforma Rousseau. Nel fine settimana si terrà a Milano il Villaggio Rousseau e potrebbe essere quella l’occasione per decidere chi appoggiare alle regionali.

Per uniformare e rafforzare il voto delle prossime regionali i fautori dell’alleanza Pd-M5S si auspicano quindi di replicare il modello giallorosso nazionale, proprio come sembra essere riuscito – per il momento – in Liguria. Emiliano non si pronuncia sulla questione e rivolge solamente parole di sostegno al premier: “Sta combattendo per tenere coeso il Paese e quindi tutti quelli che in questo momento badano a fare campagne elettorali o ai singoli interessi, rischiano di far saltare l’Italia intera”.

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