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Regione Molise, il governo mette la sanità nelle mani di Donato Toma

Donato Toma Regione Molise

Il Consiglio dei Ministri ha nominato il presidente Donato Toma nuovo commissario alla sanità per il rientro dal debito della Regione Molise dopo le dimissioni di Flori Degrassi

Palazzo Chigi, durante il Consiglio dei Ministri di ieri, ha nominato il presidente della Regione Molise Donato Toma commissario ad acta per la sanità regionale. Sostituisce Flori Degrassi che si era dimessa sabato scorso “per importanti motivi personali” e “per l’impossibilità di operare a causa della carenza di risorse economiche e umane”.

“RIVOLUZIONE” DRAGHI

Con questa decisione, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha rivoluzionato uno dei ‘credo’ M5S, che nel 2018 – quando erano al governo con la Lega – dichiaravano che “un presidente di Regione non può fare il commissario ad acta. Solo così si possono evitare sperperi e clientele”.

Per Toma, invece, è stata una vittoria: “Il governo Draghi mi ha dato ragione: il commissario alla Sanità in Molise deve essere il presidente della Regione. Le mie richieste sono state accolte e si è dimostrato che soluzioni diverse non sono efficaci”. Toma, negli ultimi 2 anni e mezzo, subito dopo la sua elezione a capo della Giunta regionale, si era battuto per la designazione a commissario ad acta per la sanità.

CHI È DONATO TOMA

Donato Toma, primo di sei figli, dopo il diploma scientifico, entra nella pubblica amministrazione con un concorso al ministero delle Finanze.

Tra lavoro e servizio militare, come ufficiale nell’Arma dei Carabinieri, prosegue gli studi laureandosi all’Università Federico II di Napoli nel 1984 in Economia e Commercio. Due anni dopo si abilita nell’insegnamento di materie sia giuridiche che economiche e, nello stesso anno, supera l’esame di Stato per l’esercizio della libera professione di commercialista. Insegna prima in un istituto tecnico di Campobasso, poi collabora con l’Università degli Studi del Molise.

Si avvicina al mondo della politica nel ruolo tecnico di revisore dei conti al Comune di Campobasso, dove poi diventa assessore al Bilancio. Ruolo che ricopre in seguito anche al Comune di Bojano. È presidente del Consiglio dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Campobasso.

Toma è il candidato del centrodestra quando viene eletto presidente della Regione Molise nell’aprile 2018. Ad appoggiarlo erano stati: Fratelli d’Italia, Lega Salvini Molise, Forza Italia, Popolari per l’Italia, il Popolo della famiglia, Movimento nazionale per la sovranità, Molise Udc, Orgoglio Molise e Noi per l’Italia Iorio per il Molise.

COSA VUOLE FARE TOMA

“Ho tre obiettivi – ha dichiarato Toma subito dopo la nomina -: azzerare il disavanzo, attuare il Patto per la salute, rendendo finalmente efficiente il Sistema sanitario, e porre fine allo strumento del Commissariamento”.

“Adesso occorre recuperare il tempo perso e lavorare nell’unica direzione necessaria: tutelare il sacrosanto diritto alla salute dei molisani. Lo faremo di concerto, valorizzando tutte le professionalità del comparto sanitario e parasanitario, ascoltando, confrontandoci e decidendo. Al governo ho già anticipato che presenterò delle richieste precise, con cronoprogramma e obiettivi. Subito: risorse economiche per azzerare il deficit, risorse umane per dare continuità e maggiore efficienza al servizio, sostegno da parte dell’Agenas”.

“Il mio obiettivo è quello di porre fine allo strumento del Commissariamento entro la scadenza del mio primo mandato e ridare così alla Regione la potestà legislativa in materia sanitaria. Sono soddisfatto – ha concluso Toma – tutti ricorderete le mie battaglie, con i Governi precedenti, per essere nominato commissario. Oggi abbiamo finalmente avuto ragione”.

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