Alla vigilia dei tre anni di mandato, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Governo mantengono un livello record di consensi, rispettivamente raccogliendo il 45,3% e il 45,1%. È quanto emerge dal rapporto Human Index – l’esclusivo indicatore di convergenza che unisce e sintetizza i dati delle ricerche demoscopiche e quelli del web e social listening – realizzato da Vis Factor in collaborazione con l’istituto sondaggistico EMG Different.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto Fratelli d’Italia si conferma il primo partito italiano con il 28,9%(+2,9% rispetto alle politiche del 2022). Seguono Pd al 21,5% (+2,5%), Movimento 5 Stelle 13% (-2,4%), Forza Italia 10,1% (+2%), Lega 8,8% (invariato), AVS 6,2% (+2,6), Azione 3,1% e Italia Viva 2,4% (la somma di questi ultimi due partiti è inferiore al risultato raccolto nel 2022, 7,8%).
MELONI RESTA IN TESTA ALLA TOP FIVE DI GRADIMENTO
Nella comparazione della top five di gradimento dei leader l’unica posizione invariata rispetto al 2022 è il primo posto Giorgia Meloni con il 43,9%. Tre anni fa trovavamo poi a seguire: Giuseppe Conte con il 38,1%, Silvio Berlusconi con il 35,7%, Enrico Letta con il 28,3% e Carlo Calenda con il 23,7%. Oggi abbiamo Antonio Tajani con il 32,3%, Giuseppe Conte con il 29,2%, Matteo Salvini con il 26,5% ed Elly Schlein con il 25,6%.
I MINISTRI PIÙ APPREZZATI
Tra i ministri il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, resta, dall’insediamento dell’Esecutivo a oggi, quello con il gradimento più alto, con il 32,2% (+1,7% rispetto a inizio mandato). A seguire, nel 2022, trovavamo Gennaro Sangiuliano (29,7%), Giancarlo Giorgetti (28,5%), Matteo Piantedosi (27%), e Gilberto Pichetto (26,8%). Oggi, dopo Tajani, troviamo: Matteo Piantedosi (29,7%, +2,7% sul 2022), Guido Crosetto (29,2%), Gilberto Pichetto (28,7%, + 0,9%) e Giancarlo Giorgetti (28,4%).
STABILITÀ POLITICA E ISTITUZIONALE CHIAVE DEL CONSENSO DI MELONI
“L’aver dato stabilità politica e istituzionale all’Italia, dopo anni di incertezze, è il principale risultato ottenuto da Giorgia Meloni e dal suo Governo, riconosciuto sia dagli elettori sia a livello internazionale, certificato da una credibilità sui mercati finanziari che mancava da tempo. C’è, in sostanza, una nuova percezione, interna ed esterna, del nostro Paese. E anche dal punto di vista delle prospettive future, al momento, non sembra ci siano le condizioni per alternanze di Governo. Certo, manca ancora tanto alle elezioni politiche del 2027, ma al momento tutti i trend sembrano confermare una sedimentazione del consenso nei confronti delle coalizioni e dei rispettivi leader. Il centrodestra in questa ultima parte di legislatura ha la possibilità di finalizzare alcune riforme e varare provvedimenti importanti. Il centrosinistra, per essere competitivo, avrebbe bisogno di fare una sintesi reale con l’area più riformista e centrista e di trovare temi nuovi, non ancorati a una visione talvolta ancora novecentesca della società, e magari di identificare una leadership nuova e condivisa che possa rappresentare una novità nel panorama politico”. Così Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor commenta i dati del report.