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Rosy Bindi chiede lo scioglimento del Pd: “Congresso è accanimento terapeutico”

Rosy Bindi

Rosy Bindi ha firmato un appello insieme ad altre venti personalità del mondo cattolico per chiedere lo scioglimento del Pd 

Anche Rosy Bindi, ex presidente del Partito Democratico dal 2009 al 2013 oltre che ministra della Salute, è convinta che per il Pd sia arrivata la fine. Il Partito dovrebbe sciogliersi e “la ritualità del congresso è ormai accanimento terapeutico”, afferma la Bindi in una intervista a La Stampa.

La politica ha anche firmato un appello insieme ad altre venti personalità del mondo cattolico, tra cui Domenico De Masi e Tomaso Montanari per chiedere lo scioglimento del Partito Democratico. Per la Bindi, la sconfitta delle elezioni parte da lontano: “Non c’è stata condivisione di un progetto politico che unisse ai valori del nostro campo la cultura di governo. E che sapesse interpretare l’esigenza di un radicale cambiamento che la situazione impone. Il Pd ha preferito rimanere al governo anche in momenti in cui sarebbe stato meglio andare a votare…”.

Si tratta di una scelta fatta per “malinteso senso di responsabilità quando non per brama di potere”, ma che ha portato ad “un’afasia: così facendo, il Pd non si è mai dedicato a se stesso”.

Bisogna, ora, “essere tutti pronti a mettersi a disposizione, fino allo scioglimento dell’esistente, per costruire un campo progressista coinvolgendo quelle realtà sociali che già interpretano il cambiamento e non trovano rappresentanza politica”.

Dovremmo risparmiarci “la resa dei conti interna, perché la ritualità del congresso è ormai accanimento terapeutico”.

Per la Bindi, il Pd ha anche sbagliato a consegnarsi all’agenda Draghi, perché “si trattava di un governo di larghe intese. Bisognava garantire lealtà, sì, ma guardando al futuro. Come sulla guerra: non doveva esserci nessun dubbio da che parte stare, ma come starci forse sì. Per esempio rivendicando l’autonomia dell’Europa nell’Alleanza atlantica. Se ti appiattisci sul governo Draghi, è naturale che non puoi fare alleanze con chi lo fa cadere”.

Non manca un riferimento a Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio in pectore. “Prima di tutto che si ricordino che non sono maggioranza nel Paese. Leggo che ritengono vecchia la Costituzione: mi piacerebbe chiedere loro se sanno quanti anni ha la Costituzione americana. Da questo governo mi aspetto un ancoraggio all’Europa, e parole chiare sulle intemperanze di una parte del loro mondo”, ha affermato la Bindi.

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