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Cosa prevede il nuovo codice etico del Pd?
La misura di Elly Schlein per rimediare alle ultime tensioni sui territori che hanno provocato un nuovo allontanamento tra Pd e M5S
Sembrava un’illusione e infatti lo è stata. La vittoria di Alessandra Todde in Sardegna è stata storica ma non ha rappresentato la svolta nei rapporti tra Pd e M5s. E’ stata, appunto, una illusione. Giuseppe Conte e Elly Schlein sono tornati distanti, al centro delle polemiche c’è l’affidabilità dei candidati sui territori dopo il caso Bari. I Dem lavorano a riformare il proprio Codice Etico ma sul banco degli imputati è tornato anche il progetto del Campo Largo con l’opportunità o meno di portarlo avanti visti i continui passi falsi.
LA CONTROMISURA DI SCHLEIN PER IL PD
Mentre la querelle sulla compravendita di voti a Bari continua, sono arrivate le dimissioni del capogruppo regionale del Partito Democratico in Piemonte. Vale a dire di Raffaelle Gallo, figlio di Salvatore Gallo, ex manager di Sitaf indagato per estorsione, peculato e violazione della normativa elettorale. Dunque, un nuovo caso che si inserisce nel calderone dei candidati o esponenti di partito sui territori.
Le notizie degli ultimi giorni, dalla Puglia al Piemonte, dovrebbero farci riflettere sui limiti dei sistemi elettorali a preferenze
— Lorenzo Pregliasco (@lorepregliasco) April 8, 2024
E mentre il dibattito prosegue anche sui social, Elly Schlein e la direzione del partito stanno lavorando alla modifica del codice etico proprio per evitare future problematiche sui profili in vista di appuntamenti elettorali.
Oltre alla Puglia e al Piemonte, è coinvolta anche la Campania. E proprio da qui il Commissario regionale e senatore Antonio Misiani ha già messo a punto una rivoluzione morale e trasparente a cui sottoporre i candidati. Prima di tutto, chi vuole rappresentare il partito nelle varie istituzioni dovrà fornire il proprio certificato penale. Ma non solo. Dovrà sottoscrivere un’autodichiarazione in cui si impegna a denunciare eventuali fenomeni di condizionamento del voto e similari (inclusi il voto di scambio effettivo, intimidazioni di qualunque tipo, tentativi corruttivi).
Queste nuove regole – che certificano l’esistenza di un problema di classe dirigente – si andranno ad aggiungere al codice Antimafia del 2011 e stanno inevitabilmente generando reazioni politiche perché ormai certamente verranno adottate non solo in Campania bensì in tutta Italia. Per la parte politica del regolamento, si legge dalle bozze diffuse in queste ore: “le candidate e i candidati nelle liste Pd si impegnano, se eletti, ad adoperarsi affinché gli enti locali di cui fanno parte adottino adeguati meccanismi di trasparenza amministrativa e di lotta alla corruzione e al condizionamento delle organizzazioni criminali e affinché sia data priorità al tema del riuso dei beni confiscati alla criminalità organizzata, combattendo ogni forma di omissione e opacità, e al tema dell’educazione alla legalità e del contrasto alla povertà educativa”.
COSA PREVEDE L’ATTUALE CODICE ETICO DEL PD
L’attuale regolamento interno del Pd fu approvato nel 2008. Al punto 3, sulla responsabilità personale e l’autonomia politica, si legge tra l’altro che “le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano, in particolare, a svolgere campagne elettorali con correttezza ed un uso ponderato e contenuto delle risorse, finanziate in modo trasparente e sempre accompagnate da un rendiconto finale, senza avvalersi per fini personali della pubblicità o comunicazione istituzionali (…);
Ciascun dirigente, ogni componente di governo a tutti i livelli, le elette e gli eletti nelle liste del Partito Democratico si impegnano a:
a) comunicare all’organo di garanzia territorialmente competente, ai sensi dello Statuto, le situazioni personali che evidenziano o possono produrre un conflitto di interessi, ovvero condizionare l’attività del partito o lederne l’immagine pubblica, in primo luogo nel caso di esistenza di un procedimento penale o di adozione di una misura di prevenzione nei propri confronti.
LA PARODIA DI FIORELLO A SCHLEIN E IL NUOVO CODICE
Intanto, mentre appaiono sempre più irrimediabili questi continui strappi Pd-M5S, queste ultime vicende politiche tormentate nel centrosinistra sono state bersaglio anche della rassegna stampa mattutina di Rosario Fiorello a Viva Rai 2. ”Voi non lavorate per l’unità, state lavorando per il centrodestra. Stanno lavorando meglio loro per il centrodestra che quelli del centrodestra stesso”, ha ironizzato non senza un fondo di verità il conduttore. “Ecco il codice etico: obbligatorio sottoscrivere lo slogan ‘Perdere! E perderemo!’, cercare su Wikipedia chi sono i cacicchi, fare i grattini a Giuseppe Conte per ricreare il patto con il M5S, non vendere i voti del Pd delle scorse edizioni a metà prezzo, chiedere in prestito a Bertinotti la sciarpa cachemire per legarsi al cavallo della Rai per protestare la par condicio, ricordarsi che Bonaccini è emiliano, ma Emiliano non è Bonaccini, per candidarsi non bisogna essere stati in vacanza in Puglia negli ultimi tre anni”.