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Social, chi è De Giorgi alla testa della “Bestia” di Renzi

Renzi

Cosa fa la squadra che cura i social di Matteo Renzi, guidata da Alessio De Giorgi. Il caso Formigli e l’hashtag #colposucolpo

Anche Matteo Renzi ha la sua “Bestia”. Il fondatore e leader di Italia Viva oggi più che mai è presente ed agguerrito sui social e, all’indomani degli attacchi al giornalista di La7 Corrado Formigli, il Corriere della Sera ha tracciato un quadro di chi c’è dietro e di come funziona la macchina social dell’ex presidente del Consiglio che aspira, probabilmente, a ottenere i risultati del team di Matteo Salvini, chiamato appunto la Bestia.

IL CASO FORMIGLI

In origine, dicevamo, c’è la puntata di giovedì scorso della trasmissione “Piazzapulita” durante la quale Formigli ha intervistato Renzi e gli ha chiesto tra l’altro del prestito di 700mila euro ricevuto per acquistare la sua villa a Firenze. Nei giorni seguenti il giornalista è stato attaccato via social da alcuni sostenitori del senatore che hanno pure pubblicato indirizzo e fotografie della casa in cui vive Formigli insieme all’hashtag #colposucolpo, usato dall’ex segretario dem per rispondere alle accuse nei suoi confronti. Formigli ha prontamente avvisato lo stesso Renzi che ha reso noto — su Facebook — il messaggio del conduttore di “Piazzapulita” e la sua risposta: “Porcherie i messaggi sulle case private di un giornalista e di un politico”. Atto che ha mandato su tutte le furie Formigli, che ha pure promesso di denunciare “i responsabili della pubblicazione”: “Un’operazione scorretta” da parte dell’ex presidente del Consiglio. “Io ho molti messaggi di Renzi – ha aggiunto – ma non mi sono mai permesso di pubblicarli così, senza chiedere un suo consenso”

https://www.facebook.com/matteorenziufficiale/posts/10157248272444915

QUANDO E PERCHÉ NASCE “LA BESTIA” DI RENZI

La decisione di rafforzare la squadra di comunicatori che c’è dietro i suoi social Renzi l’ha presa — racconta il Corriere della Sera — all’indomani della sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. In quell’occasione l’allora presidente del Consiglio si è reso conto che i suoi profili erano troppo “soft”: “Salvini e il M5S ci hanno fatto un mazzo così sui social” pare che andasse ripetendo. Allora, come oggi, a capo della squadra c’è Alessio De Giorgi, ex capo del team digitale del Pd, che al momento lavora nello staff della ministra dell’Agricoltura, passata a Italia Viva, Teresa Bellanova.

Dopo la cocente sconfitta referendaria, Renzi ha chiesto di utilizzare Nation builder, un software che ha usato anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per la conquista della Casa Bianca, e che l’ex premier ha sperimentato per il lancio di Italia Viva. Ora la sua presenza sui social è più forte, pur se ancora lontana da quella del leader della Lega e del Movimento Cinque Stelle.

CHI È ALESSIO DE GIORGI

“Genovese di nascita, romano d’azione, toscano nel cuore” come informa sul suo sito, Alessio De Giorgi ha 50 anni ed è “comunicatore, giornalista, social media manager, dalmata-lover, gay”. Per 16 anni è stato amministratore delegato e direttore della testata giornalistica Gay.it che ha fondato nel 2000. Tra il 2017 e il 2019 è stato responsabile della comunicazione digitale del Pd e con la nascita di Italia Viva è diventato responsabile della comunicazione di questo partito. Dal 2016 è social media manager di Renzi. “Pensatore libero e sperimentatore”, come si definisce nella bio del suo profilo Twitter, De Giorgi — insieme al suo ex compagno Christian Panicucci — ha formato la prima coppia italiana unita tramite Pacs (2002) ed è stato il primo ambasciatore in Italia della Iglta (International Gay and Lesbian Travel Association). Due anni fa a Certaldo, vicino Firenze, si è sposato civilmente con il romano Nicolae Galea che al momento lavora nello staff della ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.

COSA FA LA SQUADRA SOCIAL DI RENZI

Oltre a gestire i profili Twitter e Facebook, il team guidato da De Giorgi si occupa anche di maxi chat su WhatsApp e Messenger “con migliaia di sostenitori renziani — precisa il Corsera —, attraverso cui viene veicolato in rete lo spin, il messaggio, da ‘viralizzare’ a seconda delle circostanze. De Giorgi digitalizza e mette in atto la linea dettata dallo stesso ex premier. È questo il contesto in cui è scaturito il caso Formigli”.

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