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SOS Bilancio al Comune di Napoli. Perché il Consiglio volta le spalle a De Magistris

De Magistris Calabria

È fallito ieri il primo dei tre tentativi per approvare il Bilancio 2020 del Comune di Napoli. La protesta dei consiglieri preoccupa De Magistris

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, cerca i voti per approvare il Bilancio 2020 del Comune di Napoli. Ha tre tentativi a sua disposizione. Il primo di ieri è andato male, ci riproverà domani o, in ultima istanza, il 16 novembre. Se il documento di Bilancio non dovesse passare, per il Comune di Napoli scatterebbe il commissariamento dell’assemblea, disposto dal Prefetto.

I DISERTORI

Ieri, con un documento congiunto, i consiglieri di Pd, M5s, FdI, Lega, Fi e il gruppo La Città hanno annunciato che non avrebbero partecipato al Consiglio comunale per l’approvazione dell’ultimo Bilancio della giunta De Magistris. Per il M5s hanno firmato il documento Matteo Brambilla e Marta Matano, per il Pd Aniello Esposito, Federico Arienzo e Salvatore Madonna, per FdI Andrea Santoro e Marco Nonno, il leghista Vincenzo Moretto, l’azzurro Stanislao Lanzotti e i tre consiglieri, del gruppo La Città, Alessia Quaglietta, Diego Venanzoni e Roberta Giova.

CHI NON HA FIRMATO MA NEMMENO PARTECIPATO

Oltre ai firmatari del documento non hanno partecipato – facendo quindi sciogliere il Consiglio comunale per mancanza del numero legale – nemmeno Italia Viva, il consigliere comunale Nino Simeone, il vicepresidente del Consiglio comunale Salvatore Guangi (Fi) e Domenico Palmieri di Napoli Popolare. Il presidente del Consiglio comunale di Napoli, Alessandro Fucito (La Sinistra), ha poi comunicato le dimissioni da consigliera di Mara Carfagna (Fi) per maternità, alla quale subentra Armando Coppola.

PERCHÉ NON HANNO PARTECIPATO

I consiglieri, da quanto si apprende dal Corriere del Mezzogiorno, si sono rifiutati di partecipare in quanto hanno definito la seduta “l’ennesima pantomima che verrà consumata in questo consesso a danno dei cittadini”. Hanno aggiunto: “Non ci presenteremo all’ennesima presa in giro della città. [De Magistris, ndr] ha perso la maggioranza che l’ha finora sostenuto e da tempo non ha più i numeri. E solo l’atteggiamento di alcuni membri delle opposizioni, in contrasto con il mandato ricevuto dai loro elettori, e la poca trasparenza di chi le ha voltato le spalle, consente ancora all’amministrazione di poter proseguire”.

LA SITUAZIONE

Il Comune di Napoli ha approvato il Bilancio di previsione in giunta entro la data prevista ma ora attende il passaggio in Consiglio comunale. “Dalla Prefettura – spiega Fucito – non è arrivata nessuna diffida all’approvazione, se dovesse arrivare, scatterebbero poi 20 giorni di tempo per approvare il Bilancio anche in Consiglio”.

COME FUNZIONA LA PROCEDURA

Il Comune di Napoli deve approvare il Bilancio di previsione 2020 in Consiglio comunale – ed è una delle ultime città a doverlo fare dato che l’anno sta per concludersi. È vero anche che quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, il governo ha concesso una proroga per l’approvazione dei bilanci fino al 31 ottobre, mentre normalmente il termine massimo sarebbe stato giugno.

COSA SUCCEDE SE IL BILANCIO NON PASSA

Se il documento di Bilancio non dovesse passare, per il Comune di Napoli scatterebbe il commissariamento dell’assemblea, disposto dal Prefetto di Napoli. L’amministrazione della città sarebbe limitata all’ordinario e il commissario prefettizio dovrebbe accompagnare l’amministrazione fino alle elezioni comunali del 2021. De Magistris ieri ha revocato le due sedute previste per oggi e giovedì 12 novembre e riconvocato l’assemblea in presenza (come richiesto dalle opposizioni) il 12 e il 16 novembre, giorno in cui il numero legale dell’aula passerà da 21 a 14 consiglieri e basteranno quindi solo 8 voti favorevoli per approvare il Bilancio.

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