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Sostegni bis, 3 miliardi al turismo. Confcommercio: “Svolta, ma si può migliorare”

Sostegni Bis Turismo

Il provvedimento destina 15 miliardi ai nuovi ristori per le imprese in difficoltà. Nel Sostegni bis oltre al “pacchetto lavoro”, anche 3 miliardi di aiuti al turismo e lo stop alle cartelle fiscali fino al 30 giugno

Non siamo ancora dalle parti della promozione piena, ma poco ci manca. “Notiamo e apprezziamo una svolta e un cambio di passo, ma dal momento che c’è ancora la possibilità di correggere il tiro su alcuni capitoli, chiediamo di prestare la massima attenzione per ottenere il miglior prodotto possibile”, è infatti l’apprezzamento di Enrico Postacchini, membro di Giunta di Confcommercio, in audizione in Commissione Bilancio della Camera sul decreto Sostegni bis. Sappiamo che difficilmente le varie categorie firmeranno dichiarazioni con lodi sperticate, quindi questo è di fatto il primo segnale positivo pronunciato alle Camere. Il dl Sostegni bis, lo ricordiamo, destina oltre 15 miliardi ai nuovi ristori per le imprese in difficoltà e, oltre al “pacchetto lavoro”, accantona più di 3 miliardi di aiuti al turismo, prevedendo pure lo stop alle cartelle fiscali fino al 30 giugno.

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La Confederazione valuta favorevolmente “l’intervento a fondo perduto per rimediare alla situazione contingente” e quello sulle moratorie bancarie, anche se “il termine del 15 giugno è troppo stretto per banche e imprese: è un problema che va risolto, serve più tempo”. Bene anche le proroghe fiscali, fermo restando che c’è “la necessità importante di una riforma vera del fisco. È evidente che tutto quello che abbiamo congelato arriverà a sommarsi, quindi servirà un vero e proprio patto tra le imprese e lo Stato per rimodulare l’ammontare del pregresso con il fisco riparametrandolo a quello che è il piano industriale del vero fatturato dei prossimi anni”.

 

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