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Stato di emergenza, cosa comporta la proroga?

Stato Di Emergenza Proroga

Con la proroga dello stato di emergenza prorogata anche la sussistenza del Cts, del ruolo di Figliuolo, che può procedere ad acquisti senza bandi e della legislazione via Dpcm

Dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022. Lo Stato di emergenza compirà 2 anni e due mesi. Era infatti il 31 gennaio del 2020 quando fu deliberato dal CdM guidato dall’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo le prime prese di posizione allarmate dell’Organizzazione mondiale della Sanità. In tale contesto, governo e protezione civile possono esercitare poteri speciali, in deroga a ogni disposizione vigente. La legge prevede che lo stato d’emergenza possa durare 12 mesi e sia prorogabile per altri 12. Per questo motivo per protrarlo di nuovo, fino al 31 marzo, non basterà un atto del consiglio dei ministri ma bisognerà andare in Parlamento, visto che sarà necessaria una norma di rango primario.

La proroga dello stato di emergenza in primo luogo consentirà al governo di emanare altri dpcm, decreti amministrativi che, pur tra le polemiche dei costituzionalisti, hanno ormai qualsiasi tipo di contenuto, perfino in materia penale, senza passare dalla votazione delle Camere. Le Regioni potranno, dal canto loro, continuare a firmare ordinanze con restrizioni “peggiorative” rispetto all’intelaiatura fornita dallo Stato. La proroga dello stato di emergenza porta con sé poi il prolungamento dell’incarico al generale Francesco Figliuolo e della sua struttura per la distribuzione dei vaccini alle varie Regioni. Figliuolo, al pari di quanto fatto da Arcuri nella prima fase dell’emergenza, si occupa anche degli acquisti di beni utili per la risposta alla pandemia senza passare dalle gare.

La proroga dello stato di emergenza proroga inoltre la sussistenza del Comitato tecnico scientifico e della Cabina di regia che ogni settimana determina la mappa cromatica. Inoltre, sono connesse pure le disposizioni sanitarie come l’obbligo di distanziamento sociale e di mascherine all’aperto e le disposizioni emergenziali in chiave smart working per le aziende. Restano in vigore altresì le norme relative all’impiego del Green Pass e del Green Pass rafforzato e ai test antigenici rapidi gratuiti e a prezzi calmierati.
Il decreto stabilisce, infine, l’estensione, sino al 31 marzo 2022, della norma secondo cui il Green Pass rafforzato debba essere utilizzato anche in zona bianca per lo svolgimento delle attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla.

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