skip to Main Content

Tajani si affida alla Merkel per sbloccare il Recovery Fund

Tajani

Recovery Fund, Tajani: pacchetto bloccato in mezzo al guado, rischio che i soldi arrivino nell’estate 2021. Confido nella Merkel

“Con le proposte del Recovery Fund e la scelta del Mes, dedicata alla sanità l’Europa si è mossa bene. Ora bisogna che tutto ciò si trasformi realtà. E il pacchetto più ampio, che è quello del Recovery Fund, è bloccato in mezzo al guado. Come Parlamento europeo siamo riusciti a rinforzare la quota delle anticipazioni passando dal 10 al 20% ma bisogna vedere come si risolverà la trattativa con Ungheria e Polonia. Non sarà facile: il rischio è che i soldi arrivano dopo l’estate del prossimo anno. Il braccio di ferro si concluderà con un compromesso. Confido ancora nella presidenza tedesca. Abbiamo ancora un mese di tempo. Ritengo che la Merkel riuscirà a trovare un accordo”. Così il presidente della Conferenza dei presidenti di Commissione del Parlamento europeo e capo delegazione di Forza Italia, Antonio Tajani, nel suo intervento di oggi durante l’assemblea di Cia.

Rispetto al Mes il presidente della Conferenza dei presidenti di Commissione del Parlamento Ue ha sottolinea: “Se l’Italia va a chiedere quei soldi, noi, come Forza Italia, ci siamo. Penso che quei soldi possano servire per la sanità”.

Ma non è detto che Forza Italia riesca a convincere Lega e Fratelli d’Italia a votare sì al Mes. “Qui – ha detto Tajani – è un po’ più complicato. Siamo riusciti a votare tutti insieme a favore sullo scostamento di bilancio, nell’interesse dell’Italia, senza commistioni tra maggioranza e opposizione. Se la nave sta andando a fondo non ti chiedi di che partito è chi è a fianco a te, intanto salviamo la nave. Non abbiamo fatto un favore al PD in questo momento serviva dare un messaggio di fiducia agli italiani”.

“Continueremo a batterci per difendere il made in Italy – conclude Tajani – e sostenere una PAC che metta al centro la tutela dell’ambiente. È l’agricoltore che difende l’ambiente. Senza agricoltori l’ambiente non si difende, soprattutto l’agricoltura di montagna fondamentale per difendere il territorio e permettere all’ambiente di essere meglio tutelato”.

Articolo pubblicato su agricolae.eu

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top