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Taranto ha ancora un sindaco, Bitetti ritira le dimissioni e va al MIMIT per l’ex Ilva

Ha ritirato le dimissioni il sindaco di Taranto Pietro Bitetti. Sarà presente questo pomeriggio al Mimit per un incontro sul futuro dell’ex Ilva 

Torna sui suoi passi il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, che ha ritirato le sue dimissioni. Aveva venti giorni per farlo ma gliene sono bastati tre. ”Non posso pensare che si discuta della nostra città e nessuno ci sia a rappresentarla”, ha detto il primo cittadino di Taranto a all’Adnkronos.

IL SINDACO BITETTI AL MIMIT PER DISCUTERE DELL’EX ILVA 

Il sindaco, infatti, sarà presente oggi pomeriggio al Mimit (dove ieri si è tenuto un primo incontro) per la riunione sull’accordo di programma per l’ex Ilva. A seguito delle dimissioni, era stata annullata anche la seduta del Consiglio comunale che avrebbe dovuto conferirgli il mandato sul tema.

LE RAGIONI DELLE DIMISSIONI TATTICHE DEL SINDACO BITETTI 

Bitetti ha confermato che le sue dimissioni, arrivate a seguito di un violento alterco con esponenti delle associazioni ambientaliste, non erano motivate da ”questioni politiche” ma volevano ”testimoniare un gesto eclatante, perché il linguaggio delle intimidazioni e delle offese non deve prevalere”. Erano dunque tattiche, volte a testare l’ampiezza del sostegno sul quale il sindaco può contare.

A ROMA PER RAPPRESENTARE TARANTO 

La risposta che Bitetti cercava ”è arrivata forte e chiara, da più parti sono stato invitato a tornare su miei passi, perché per fortuna a Taranto esiste una maggioranza silenziosa che si esprime con il voto. Un appello, questo, che mi ha spinto a ritirare le dimissioni e a mettermi in viaggio per Roma: ho sentito il dovere di rappresentare la città”.

CHI PARTECIPA AL VERTICE SULL’EX ILVA AL MIMIT

Al tavolo del Mimit si siederanno, insieme al sindaco di Taranto Pietro Bitetti e al ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Taranto Gianfranco Palmisano, il sindaco di Statte Fabio Spada e il commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio Giovanni Gugliotti.

CHIUDERE L’INTESA SUI TRE FORNI ELETTRICI 

Il vertice, come approfondisce la cronista tarantina Annarita Digiorgio, potrebbe non concludersi con la firma dell’accordo di programma. Infatti, il ministro Urso aveva annunciato di voler chiudere l’intesa sulla realizzazione dei tre forni elettrici rimandando a un secondo momento l’approfondimento sul polo Dri a un secondo momento.

Leggi anche: Perché Pietro Bitetti ha lasciato il comune di Taranto: dimissioni tattiche?

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