Dal taglio dell’Irpef alla pace fiscale, passando per il nuovo concordato: ecco la variegata strategia del centrodestra
“La grande riforma fiscale era attesa da oltre 50 anni”, ha detto Giorgia Meloni, parlando agli Stati Generali dei Commercialisti. Per la premier, il Fisco deve essere “un alleato e non un nemico”, capace di sostenere chi produce ricchezza. Basta quindi con “regole astruse” e “pressione fiscale sproporzionata”: il sistema tributario, secondo la visione di Palazzo Chigi, deve diventare più semplice, comprensibile e utile alla crescita del Paese.
Meloni rivendica anche i risultati ottenuti nella lotta all’evasione: nel 2024 sono stati recuperati 33,4 miliardi, cifra record secondo la presidente del Consiglio. Merito, dice, delle nuove misure introdotte: dalla fatturazione elettronica rafforzata, al contrasto alle attività “apri e chiudi”, fino al nuovo strumento su cui punta tutto il governo.
TAJANI: “TAGLIO DELL’IRPEF PER IL CETO MEDIO E ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE”
La linea di Forza Italia, rilanciata dal vicepremier Antonio Tajani, si concentra particolarmente sulla riduzione della pressione fiscale per il ceto medio. “La priorità è il taglio dell’Irpef dal 35% al 33%, allargando la base”, ha spiegato, annunciando anche la volontà di procedere con una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.
Una doppia mossa che punta a dare ossigeno alle famiglie e alle imprese in difficoltà, ma che dovrà fare i conti con la disponibilità di risorse nella prossima legge di bilancio. Anche il ministro Giorgetti ha confermato che “ci sono ancora due anni e mezzo” per portare a termine questa operazione, compatibilmente con le coperture.
SALVINI: “PACE FISCALE PRIORITA’, ANZI EMERGENZA”
“Una pace fiscale giusta, attesa e definitiva è una priorità, anzi un’emergenza nazionale”. Così invece Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, rilanciando la proposta storica del Carroccio: cancellare milioni di cartelle esattoriali che, secondo lui, “bloccano l’economia del Paese”.
Per Salvini, la rottamazione non è solo una misura economica ma anche una scelta di equità. L’idea è quella di aiutare concretamente chi è rimasto schiacciato da debiti fiscali spesso datati, puntando su un nuovo rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione. Un concetto che Meloni ha ribadito anche parlando del concordato preventivo biennale, ora reso strutturale: “La fiducia si costruisce dando fiducia”, ha detto.
Taglio delle aliquote, pace fiscale e semplificazione: la ricetta del centrodestra sul Fisco si articola in tre proposte, con tempi ancora incerti, stretti tra la volontà politica e i vincoli di bilancio.