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Taurianova capitale del libro, perché Durigon fa rimpiangere Sgarbi

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Polemiche e rischio ricorsi sulla decisione del MiC di indicare Taurianova capitale deli libro 2024, annuncio anticipato nei giorni scorsi dal sottosegretario Durigon prima ancora dell’ufficialità

Anche in assenza dell’ex sottosegretario Vittorio Sgarbi, dimessosi pochi giorni fa, le giornate al Ministero della Cultura rimangono movimentate. L’ultima polemica riguarda l’indicazione di Taurianova, cittadina della Piana di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, quale Capitale italiana del Libro 2024. Un titolo creato e gestito interamente dal MiC, con in palio un finanziamento da 500 mila euro, utile per promuovere progetti legati alla cultura.

A innescare la miccia sono state le anticipazioni del sottosegretario al Lavoro, il senatore leghista Claudio Durigon, il quale venerdì scorso durante una visita nella cittadina, il cui sindaco è anch’egli della Lega, ha ‘scippato l’annuncio al ministro Sangiuliano, spoilerando nei fatti una decisione che ancora non era stata formalizzata dal Mic.

“Apprendo dal sindaco Roy Biasi – aveva dichiarato Durigon – che la sua città, Taurianova, sarà la Capitale del Libro 2024. Una bellissima notizia, un segnale positivo di riscatto per tutta la Calabria”. Quindi a informare, in maniera informale, il sottosegretario era stato lo stesso sindaco. Il quale forse non avrà aggiornato Durigon che la notizia non era ancora ufficiale, oppure lo stesso Durigon avrà voluto fare una forzatura trovandosi sul posto. Da qui il pasticcio.

L’anticipazione infatti ha sollevato da subito critiche da parte del Partito democratico e malumori tra le altre pretendenti, ovvero i comuni di Trapani, Grottaferrata, San Mauro Pascoli e Tito. Nel frattempo questa mattina – dopo che se ne era occupata pure la stampa, in particolare il Fatto quotidiano e Domani – il Ministero ha dato l’annuncio confermando le indiscrezioni: Taurianova è la Capitale italiana del libro 2024.

CHI SONO I NOMI DELLA GIURIA E PERCHE’ E’ STATA SCELTA TAURIANOVA

La scelta è stata fatta dalla giuria del Ministero della Cultura, presieduta da Pierfranco Bruni, e composta da Incoronata Boccia, Gerardo Casale, Antonella Ferrara e Sara Guelmi, che hanno sottolineato nelle motivazioni le grandi potenzialità del progetto di Taurianova. “Il progetto di Taurianova- è detto nelle motivazioni – è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante”. Nelle motivazioni alla base della scelta, presa alla unanimità, si legge che la Giuria “ha individuato nel progetto presentato dal Comune della Piana di Gioia Tauro, anche in ragione del contesto storico e geografico, l’occasione per generare un esempio di pedagogia di riscatto culturale, civile e sociale”.

IL MINISTERO: LA SCELTA DELLA GIURIA TRE GIORNI PRIMA DELLE INDISCREZIONI

“Il 6 febbraio – spiega il presidente Bruni – quindi tre giorni prima delle indiscrezioni apparse sulla stampa, abbiamo tenuto l’ultima riunione della Giuria e abbiamo votato all’unanimità il progetto Taurianova. La scelta è stata fatta in particolare sulla base dell’impatto sociale della proposta progettuale relativa a un territorio che ha una straordinaria necessità di sostegno dal punto di vista culturale. La decisione è stata presa in coerenza – aggiunge Bruni – con quello che l’Unesco definisce il valore intrinseco del settore culturale e creativo in termini di coesione sociale, capacità di generare risorse educative, benessere personale e crescita economica”.

GLI ALTRI COMUNI IN LIZZA NON CI STANNO, SI VALUTANO RICORSI

I Comuni di Trapani, Grottaferrata, San Mauro Pascoli e Tito però – che erano in lizza per la designazione a Capitale italiana del libro 2024 – stanno valutando se fare ricorso contro la scelta fatta dalla giuria del ministero della Cultura che ha premiato Taurianova. E’ questo l’ultimo aggiornamento raccolto dall’Ansa dalla voce del sindaco di Tito (Potenza), Graziano Scavone.

CHI E’ IL SINDACO DI TAURIANOVA

Roy Biasi, precedentemente legato a Forza Italia, è responsabile regionale Enti locali per la Lega Calabria ed è l’unico sindaco leghista tra gli altri finalisti al concorso della Capitale del Libro 2024.  E’ stato sindaco di Taurianova dal 1997 al 2007. Per un breve periodo è anche stato eletto per la terza volta, contro la legge (che prevede fino al doppio mandato) e quindi decaduto per difetto di candidabilità. Come scrive il Domani è stato anche “al centro della relazione prefettizia che portò nel 2009, dopo l’esperienza di Domenico Romeo poi dimissionario, al commissariamento del comune per infiltrazioni mafiose”. Biasi è stato rieletto primo cittadino nel 2020, sconfiggendo al ballottaggio l’esponente del Partito Democratico, Fabio Scionti.

LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO LEGHISTA BIASI

Queste le parole del sindaco di soddisfazione dopo l’ufficialità della notizia di Taurianova capitale del Libro: «Una gioia incredibile in una giornata storica. Interpreto la scelta del ministero della Cultura di nominare la nostra città Capitale italiana del libro come l’incoraggiamento del governo a proseguire nell’azione di riscatto che abbiamo avviato, sentendo di rappresentare in questo nostro sforzo la Calabria che vuole dare, soprattutto alle giovani generazioni, occasioni di crescita attraverso una nuova reputazione che stiamo riconquistando agli occhi del Paese. Per tutto questo ringrazio la Giuria che all’unanimità ci ha designato, il ministro Gennaro Sangiuliano, perché hanno intravisto nel nostro progetto quella caparbietà che diventa simbolo di un Sud che dimostra di sapere fare e di saper fare in controtendenza: altrove le biblioteche chiudono, a Taurianova la biblioteca riapre come segno di speranza e di risorgimento».

RIMANGONO I DUBBI SULLA ‘SOFFIATA’ A DURIGON

Il Domani, diretto da Fittipaldi, insiste sulla “soffiata”, da chi è arrivata? Come mai il sindaco di Taurianova e il sottosegretario Durigon erano già a conoscenza dell’esito? Le altre amministrazioni – si legge sul quotidiano – “ribadiscono che «questa mancanza di chiarezza sollevi dubbi e interrogativi sulla regolarità del processo decisionale». Dopo che a Biasi, il quesito questo giornale l’ha girato anche allo stesso ministero che chiosa: «È il sindaco di Taurianova che dovrebbe rispondere». Un rimpallo di responsabilità che non fa altro che alimentare dubbi sulla decisione che ha premiato Taurianova, l’avamposto leghista nel sud Italia”.

Leggi anche: Perché Sgarbi si dimette (e cosa c’entra Sangiuliano)

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