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Tensioni tra FI e Lega per le Europee, Giorgetti in cerca di 20 miliardi a Davos. Le prime pagine

Italia

Le altre notizie della giornata: il calo dei prezzi di metano e petrolio, le conseguenze per l’Ue degli attacchi Houthi, il rapporto Oxfam, industria tedesca ko, il vertice di Davos, le pagelle di Sanremo. La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“Gaza, l’arma degli ostaggi” titola in apertura il maggiore quotidiano nazionale.

A centro pagina tornano le Europee (“Europee e liste, i dubbi di Meloni. Salvini arruola Vannacci”).

“Dietro le accuse a Israele” si legge nel fondo.

In spalla spazio al vertice di Davos (“Davos, il giorno di Zelensky: Un vertice per la pace”).

Nel taglio alto si parla invece di Sanremo (“Le pagelle di Sanremo, vince la musica dance”).

LA REPUBBLICA

“L’arma degli ostaggi” titola in apertura il quotidiano  Gedi.

Tema che torna nel fondo, intitolato “La minaccia di esportare terrore”.

“L’Europa nel Mar Rosso” si legge subito sotto.

Nel taglio alto spicca l’annuncio di Zelensky (“Zelensky annuncia: Per l’Ucraina un vertice di pace in Svizzera”).

“Processo a Giorgetti per il no al Mes” si legge nel taglio alto.

A centro pagina troviamo il Festival di Sanremo (“Le magnifiche trenta del Festival”).

“Salvini spaventato dalle urne: La Lega rischia” titola Montanari in spalla.

Nella stessa sezione troviamo le parole di Lollobrigida sulle candidature per le elezioni regionali (“Lollobrigida: Sardegna a FdI per riequilibrare”).

LA STAMPA

“Fisco, iniqua la riforma Meloni” apre il quotidiano torinese.

Nel taglio alto spazio ai candidati delle Regionali (“No a candidati imposti. Salvini contro la premier”).

“Alta velocità lumaca, il Capitano parla d’altro” si legge nella stessa sezione.

Nel fondo spazio al nuovo rapporto Oxfam (“Strangolati dai monopoli”).

“Se lo scudo per i medici copre il caos della Sanità” si legge nella stessa sezione.

Subito sotto spicca l’intervista al ministro Valditara (“Valditara: più inclusione per gli stranieri a scuola”).

In spalla torna il caso dello sparo di Capodanno (“Pozzolo mi ha sparato, giocava con la pistola”).

IL SOLE 24 ORE

Germania, recessione e industria ko” titola in apertura il quotidiano di Confindustria.

Nel fondo spazio al calo  dei prezzi di metano e petrolio (“Il Qatar ferma le navi gasiere, giù i prezzi di metano e petrolio”).

“Forniture all’Italia, nel breve periodo non sono previste impatti negativi” titola Dominelli nella stessa sezione.

“Lamborghini da primato: consegnate oltre 10mila auto” si legge subito sotto.

A centro pagina spiccano gli investimenti Sudcoreani in microchip (“Seul, 470 miliardi di dollari per crescere nei microchip”).

Tanti i temi in spalla, dall’istruzione (“Francia, bufera sulla ministra dell’Istruzione con figli nelle scuole private”) alle ferrovie (“Strage di Viareggio, confermate le condanne”), passando per la scuola (“Scuola-lavoro: attivati 76 mila progetti, 60% del target Pnrr”), le case (“Case green, via libera in commissione”) e la salute (“Telemedicina, 90mila postazioni a giugno”).

IL FOGLIO

“L’unilateralismo che manca” titola in apertura il quotidiano diretto da Claudio Cerasa.

Nel taglio alto si parla invece del caso Pedretti (“Migiorare la propria reputazione distruggendo quella degli altri. La gogna alla Black Mirror esiste, gli sciacalli pure, ma il problema non è il web”).

“L’Italia non è un Paese per grandi imprese private” si legge nel fondo.

Subito sotto si parla di una possibile nuova patrimoniale (“Un’altra patrimoniale?”).

“Le croci di Salvini” si legge nel taglio medio.

In spalla spazio invece alla campagna elettorale di Trump (“Trump bianco e oro”).

DOMANI

“Mes, l’Italia tenta di far pace con l’Ue. Giorgetti cerca 20 miliardi a Davos” apre il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi.

Nel taglio basso troviamo la campagna elettorale di Trump (“In Iowa gli evangelici spingono Trump”).

“Dare più poteri alle regioni (allo sfascio) è un errore” titola Cipolletta nel fondo.

Subito sotto si parla della morte della ristoratrice Pedretti (“Ma la morte di Pedretti non è un cigno nero”).

“Da D’Alema all’ex ministro Alfano. Così gli ex politici diventano lobbisti” titola Azzolini nei “Fatti”.

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