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Totoministri, le novità (e i dubbi) delle ultime ore

Giampiero Massolo

Sugli esteri si discute ancora: Antonio Tajani da Bruxelles è tornato a ribadire il posizionamento del partito europeista e atlantista, mentre salgono le quotazioni di Giampiero Massolo

Giorgia Meloni, tenute le consultazioni con il Presidente Mattarella, suona la carica e allontana ogni ipotesi di tensione con gli alleati. Alle 10.30, la coalizione andrà unita al Quirinale; accanto alla futura premier ci saranno i capigruppo di Fdi, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani, oltre a Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Maurizio Lupi. La squadra che, assicura, affronterà “con consapevolezza e competenza le urgenze e le sfide del nostro tempo” è pronta per essere presentata al capo dello Stato, anche oggi quando le sarà affidato l’incarico: si fanno infatti insistenti le voci che la lista dei ministri potrebbe essere consegnata immediatamente al Capo dello Stato (come fu per Berlusconi nel 2008) o dopo qualche ora dall’aver ricevuto l’incarico.

Il messaggio raccolto ieri al primo giorno di consultazioni non vede, di fatto, all’orizzonte aperture dalle opposizioni e inoltre le elezioni del 25 settembre hanno dato un risultato netto, con la vittoria chiara del centrodestra a trazione FdI; dunque, la volontà potrebbe essere quella di non voler perdere tempo. Il Paese ha bisogno di risposte e Meloni è certa di poter garantire all’Italia un “esecutivo capace e autorevole” dentro e fuori i confini nazionali, anche a dispetto delle parole pronunciate incautamente dal Cavaliere sui suoi rapporti con Putin e contro Zelensky. La Meloni vuole evitare quanto accaduto nel 2018 con lo show dell’ex premier al termine delle dichiarazioni stampa e si valuta ancora, infatti, la possibilità che sia solo la Meloni a parlare a nome della coalizione.

L’accelerazione è “verosimile”, ripetono da Fratelli d’Italia, e sui taccuini dei cronisti si riscrive il timing che potrebbe portare il nuovo Governo a giurare già sabato e ad avvicendarsi con l’esecutivo di Mario Draghi nella stessa giornata. Tuttavia, ancora qualche ora potrebbe servire per riposizionare qualche casella e far digerire il no a Berlusconi per Elisabetta Alberti Casellati alla Giustizia; il titolare di via Arenula sarà molto probabilmente Carlo Nordio. È sugli Esteri che comunque si discute ancora: Antonio Tajani da Bruxelles è tornato a ribadire il posizionamento del partito europeista e atlantista, confermando il sostegno all’Ucraina e la condanna di Putin. Se basterà si vedrà ma alla Farnesina salgono le quotazioni di Giampiero Massolo.

Intanto si parla di un tecnico alla Difesa al posto di Edmondo Cirielli o Adolfo Urso (tornato in pole per la delega ai servizi). La vera novità, però, dovrebbe esserci su tre caselle: Francesco Lollobrigida all’Agricoltura e Giovanbattista Fazzolari ai Rapporti col Parlamento, una mossa relativa anche a una promozione di Luca Ciriani a Ministro ai Rapporti con il Parlamento. Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio invece, si pensa ad Alfredo Mantovano. Rientra invece nel totonomi anche Letizia Moratti, che potrebbe avere la Cultura e lasciare il suo posto in Regione Lombardia. Sul Mef c’è chi parla di un passo indietro per Giancarlo Giorgetti con al suo posto un tecnico di cui al momento non si fa il nome.

Estratto approfondimento Nomos.

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