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Turismo, cosa chiedono le parti sociali al governo

Turismo

Il contenuto del documento sottoscritto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UILTuCS con Confcommercio, Federalberghi, Faita Federcamping, Fipe, Fiavet e Fto. Il mondo del turismo: “il 2021 si chiuderà con una perdita consistente, che si può stimare in almeno 165 milioni di pernottamenti e 9,5 miliardi di fatturato”

Confcommercio, Federalberghi, Faita Federcamping, Fipe, Fiavet e Fto, Federalberghi hanno sottoscritto insieme alle altre organizzazioni nazionali delle imprese del settore turismo e ai sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS), un avviso comune che chiede al Governo italiano di farsi carico di sollecitare presso la Commissione europea una proroga fino al 30 giugno 2022 del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia, in risposta alla consultazione avviata dalla Commissione stessa il 30 settembre scorso.

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Con lo stesso documento, le parti sociali chiedono ulteriori risorse per prorogare le misure di sostegno a favore di imprese e lavoratori. In particolare: il contenimento dei costi fissi (ad esempio l’esonero Imu e il credito imposta per gli affitti) cui si aggiunge la richiesta di sostenibilità dell’indebitamento (ad esempio le moratorie dei mutui e le garanzie sui crediti) e infine del finanziamento degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19.

“Mi auguro che il Governo fornisca una risposta concreta e tempestiva, indispensabile per far fronte alle condizioni di difficoltà in cui il settore continua ad operare”, ha detto Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, sottolineando come per le aziende turistico-ricettive “il 2021 si chiuderà con una perdita consistente, che si può stimare in almeno 165 milioni di pernottamenti e 9,5 miliardi di fatturato”.

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