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Tutti gli inciampi di Virginia Raggi

Programma Raggi

La cena elettorale a Ostia è solo l’ultimo di una lunga serie di scivoloni collezionati dalla sindaca Virginia Raggi che tenta comunque il bis alle amministrative romane

Gli ultimi scivoloni di Virginia Raggi in ordine di tempo sono stati quelli sui fuochi d’artificio e sulla mancanza di controlli anti Covid alla cena elettorale organizzata per lei a Ostia. Ma sono anni che la sindaca di Roma colleziona figuracce e gaffe che sembrano rendere la sua rielezione sempre più difficile.

Le polemiche sulla cena elettorale di Ostia riguardano sia la predisposizione dei fuochi d’artificio, che sono stati pagati con i soldi pubblici, che l’ingresso “libero” all’evento, senza il bisogno di mostrare il Green Pass.

Alla fine, i fuochi d’artificio a Ostia non li hanno nemmeno sparati, annullando lo spettacolo con una scusa. Ma le polemiche non si sono spente e hanno anzi riacceso i riflettori sulle tante altre gaffe che si sono susseguite nel corso del suo mandato.

I FUOCHI D’ARTIFICIO

Come racconta Repubblica, “lo show sul litorale da 28 mila euro era inizialmente previsto per la sera di Ferragosto, con i fuochi sparati dal pontile. Dalla terra ferma. Poi è arrivato il nuovo ordine dal Municipio grillino: non si spara più, la festa è rinviata al 31 agosto sulla rotonda di Ostia, con i botti piazzati su delle piattaforme in mare aperto. Slittamento, proprio nello stesso giorno della cena elettorale di Raggi. E trasloco, a due passi da Villa Zì Catarì, il ristorante scelto per l’evento”.

LA DIFESA GRILLINA

“Una coincidenza”, si sono difesi i membri del M5S. Ma poi, dopo ore e ore di polemiche, i fuochi sono alla fine saltati. “La società che si doveva occupare dello spettacolo ha chiamato e ci ha comunicato di averlo annullato per il mare grosso”, hanno spiegato dalla Capitaneria di porto di Ostia.

In pochi riescono a credere alla scusa e sui social si ride sull’accaduto: “Il mare è calmissimo… dopo tutto quello che vi hanno detto sui fuochi e la cena, vi siete rimangiati tutto”, commenta un utente sotto all’annuncio dello stop postato su Facebook da Giuliana Di Pillo, presidente M5S del Municipio.

SENZA GREEN PASS

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è stato il primo a contestare alla sindaca (che non si è ancora vaccinata) un atteggiamento ambiguo sulla campagna vaccinale, tanto da farla entrare nella categoria dei “Ni Vax”.

Infatti, alla cena di Ostia, fa sapere il quotidiano romano, ai 200 sostenitori che hanno pagato 26 euro per assistere al comizio della prima cittadina grillina non è stato chiesto il Green Pass al momento della prenotazione. E nemmeno un tampone.

L’ERRORE SU SAN LORENZO

Raggi è stata spesso presa in giro per alcune sue uscite pubbliche, come quella in occasione dell’anniversario del 19 luglio: “Roma è e sarà sempre antifascista. Ho deposto una corona per commemorare il 78° anniversario del bombardamento che nel 1943 colpì San Lorenzo e altri quartieri della città. Un evento drammatico che non dobbiamo dimenticare perché senza memoria non c’è futuro”.

In realtà, come molti sanno, fu l’aviazione anglo-americana a bersagliare la Capitale proprio mentre risaliva la Penisola da Sud.

Sul bombardamento di Roma del 1943 Raggi era già inciampata poche settimane prima, quando aveva scritto su Twitter: “Oggi, in occasione del 77esimo anniversario della Liberazione di Roma, ho incontrato a Porta San Paolo il partigiano Mario Di Maio, testimone del bombardamento di San Lorenzo avvenuto il 19 maggio del 1943”.

Quel tragico evento avvenne tuttavia il 19 luglio, non maggio.

CIAMPI E IL COLOSSEO

Un altro scivolone della sindaca è stato l’errore del Comune sulla targa dedicata all’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, diventato Carlo “Azelio” Ciampi.

Ormai celebre anche l’uscita della sindaca sulle “cupole” del Colosseo. Una gaffe nata durante l’evento di presentazione del Ds Automobile 78° Open d’Italia di golf, il torneo internazionale che si tiene a Roma alla fine dell’estate, quando Raggi ha dichiarato che dal “green”, come viene chiamato il campo da golf, si può ammirare, “guardando bene”, la “cupola del Colosseo”.

LA GAFFE SU MORRICONE

Molti giornali ricordano anche la gaffe su Ennio Morricone. “Alla vigilia della settimana in cui il consiglio comunale darà il via libera alla sepoltura di Gigi Proietti ed Ennio Morricone al cimitero monumentale del Verano, la macchina della comunicazione della sindaca Virginia Raggi inciampa proprio sul nome del compositore”. Sul bollettino settimanale che si chiama La sindaca informa, infatti, Morricone divenne “Morirono”.

CON LA COMUNITÀ EBRAICA

In occasione della morte di Settimio Piattelli, uno degli ultimi testimoni della Shoah, Raggi inviò non solo le condoglianze a due giorni dall’annuncio della Comunità Ebraica, ma addirittura alla persona sbagliata, Adriano Ossicini.

CON IL VATICANO

Raggi disertò la cerimonia per la canonizzazione di Madre Teresa. Su Facebook, 3 ore e mezza dopo, comparve una foto della sindaca a Piazza San Pietro. Sulla didascalia, Raggi aveva scritto che “Roma ospita la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta in piazza San Pietro”. Dal Vaticano arrivò la correzione: “Roma non ospita”, perché la cerimonia avviene nello Stato estero guidato dal Papa.

Insomma sono così tante le gaffe della prima cittadina che una pagina ha raccolto le “migliori 100”. Buona lettura!

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