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Un oro olimpico, un manager o un politico. Che sindaco avrà Belluno?

Belluno

I cittadini di Belluno eleggeranno il sindaco che accompagnerà la città nella preparazione delle Olimpiadi invernali di Cortina 2026

Elezioni amministrative particolarmente delicate per Belluno il prossimo 12 giugno. I cittadini del capoluogo veneto, infatti, eleggeranno il sindaco che accompagnerà la città nella preparazione delle Olimpiadi invernali di Cortina 2026. L’attuale primo cittadino, Jacopo Massaro che dal 2012, da civico, guida una giunta di centro sinistra, non può ricandidarsi. A correre per occupare la sua poltrona ci sono il vicesindaco uscente Lucia Olivotto, sostenuta da forze di sinistra, Oscar De Pellegrin, pluricampione olimpico paraolimpico sul quale punta il centrodestra e Giuseppe Vignato, sostenuto dal PD.

Oscar De Pellegrin: un oro olimpico per il centro destra

Quando Oscar De Pellegrin mette un obiettivo nel mirino difficilmente sbaglia. Atleta olimpico e medaglia d’oro nel tiro con l’arco, unica disciplina per la quale non esistono distinzioni fra atleti disabili e atleti normodotati. All’età di 21 anni, le conseguenze di un incidente sul lavoro, portano De Pellegrin “a percorrere le strade della vita in sedia a rotelle”. Ed è una strada che lo porta lontano perché partecipa a 6 paralimpiadi, da Barcellona 1992 a Londra 2012 quando ha deciso di ritirarsi vincendo la sua prima medaglia d’oro individuale. “La sfida non mi ha mai spaventato – ha spiegato De Pellegrin presentando la sua candidatura -. E ora sono pronto a viverne un’altra, per una città che mi ha visto nascere, crescere, maturare: mi ha dato tutto, senza chiedere nulla in cambio. Io, però, sento nel profondo il dovere – o meglio – il piacere di restituire qualcosa a questa città, che per me è la più bella del mondo. Ecco perché ho deciso di mettermi a disposizione. Lo faccio con umiltà, spirito di servizio e senso di responsabilità”.

A sostenere De Pellegrin tutto il centro destra, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Coraggio Italia, Liga Veneta insieme a due liste civiche “di area”: “Noi con Oscar” e “Belluno al Centro”. De Pellegrin, però, rifiuta le etichette. “Mi candido con una lista civica perché “civico” è il mio sentire – ha detto il campione olimpico -. Non sono un politico e non ho tessere di partito. La proposta è arrivata dal centrodestra, ma il mio impegno è per il territorio e la comunità. Io mi rivolgo a tutti i bellunesi: anche a quelli di centrosinistra. Come era da immaginare al centro del suo programma sport e sociale da declinare attraverso ascolto e concretezza. “Sì, il mio metodo parte dall’ascolto, perché sono consapevole di non avere un passato in ambito amministrativo – ha aggiunto -. Ma, essendo un cittadino fra i cittadini, ho intenzione di dare forma al concetto di democrazia partecipata”. Rimettere “Belluno al centro” è la priorità assoluta. “Viviamo in una città meravigliosa, che merita di essere valorizzata attraverso progetti orientati a incrementare il turismo, i servizi, la sicurezza, il sociale, la sanità: nel cuore del capoluogo, così come nelle frazioni”, conclude.

Vignato: da manager a sindaco?

Il centro sinistra “istituzionale” ha deciso di puntare su Giuseppe Vignato. “Più che una decisione è stata la risposta a una spinta che mi è arrivata da più parti – così spiega Vignato la scelta di scendere in campo -. Parecchie persone, già diversi mesi fa, hanno insistito affinché mi candidassi”. Un passato da manager pubblico per il candidato del PD: è statoamministratore unico di Bim-Gsp, artefice della ristrutturazione del debito pregresso (sceso da 87 a 32 milioni) della società pubblica dei comuni che gestisce il servizio idrico della provincia. Vignato è stato manager anche per il settore privato, lavorando con Luxottica spa, Save Aeroporto di Venezia, Danieli spa di Udine, Gatto Astucci spa di Domegge, Artenius Italia spa di Udine. Infine, il candidato sindaco, è stato anche assessore al Bilancio dal 1993 al 2001 al Comune di Belluno. A sostenere la sua candidatura ci sono quattro liste, le due civiche “Valore Comune – Vignato Sindaco”, lista “Belluno D+” e la lista politica del PD bellunese con Roberto De Moliner. Frontman di Belluno D+ è Giangiacomo Nicolini che sottolinea che la sua “non è una lista ma una squadra” che mette al primo posto “competenza, tolleranza, valorizzazione delle diversità, integrazione sociale e comprensione”. Valori condivisi anche dalla lista “Valore Comune”, presentata dal candidato sindaco Vignato come “una squadra senza condizionamenti di sorta, che rappresenta il tessuto sociale, composta da 10 lavoratori autonomi, 10 lavoratori dipendenti e 10 pensionati”. Avrebbe dovuto far parte della coalizione anche la lista “InMovimento” ma il “no” imposto alla candidatura in lista dell’attuale sindaco Massaro ha fatto ritirare l’appoggio al candidato scelto dal PD.

L’alternativa “civica”: la vicesindaco Olivotto

La candidatura della vicesindaco e assessore al Bilancio Lucia Olivotto non ha convinto il PD che, come successo in altre piazze italiane, si è spaccato. Lucia Olivotto, dottore commercialista, rappresenta la continuità dell’amministrazione targata Massaro: è in politica da 10 anni ed è stata eletta nella lista civica “Insieme per Belluno” che sosteneva Jacopo Massaro. A sostenerla nella corsa a sindaco di Belluno sarà la lista civica “Insieme per Belluno” e un’altra lista civica di appoggio. La candidata, presentado il suo programma, ha scelto di puntare sulle parole chiave“Concretezza, collegialità, competenza e coesione”. Olivotto ha anche sottolineato la necessità di scelte collegiali del suo programma, inteso come un confronto con i cittadini di Belluno, e ha proposto l’introduzione di un bilancio partecipativo che attraverso un budget assegnato sia a disposizione della collettività per individuare percorsi e progetti. Alla presentazione della sua candidatura hanno partecipato anche gli assessori uscenti Marco Perale e Alberto Simiele, il presidente del consiglio comunale Francesco Rasera Berna, la presidente della Fondazione Teatri Tiziana Pagani Cesa e il predecessore Renzo Poloni, solo per citarne alcuni. Non ci sarà spazio nella sua lista per il sindaco Massaro dal quale la vicesindaca ha preso le distanze. “La mia candidatura – ha precisato la candidata nel corso dell’incontro di presentazione della sua candidatura – rappresenta la discontinuità rispetto all’attuale amministrazione”.

Jacopo Massaro il grande escluso

Nessuno dei due candidati della sinistra è riuscito, o meglio ha voluto, trovare un posto in lista per il sindaco Jacopo Massaro. L’esclusione dalle liste del candidato del PD Giuseppe Vignato ha fatto infuriare la lista InMovimento, formazione civica di riferimento di Massaro. “Prendiamo atto delle dichiarazioni del candidato Vignato relative all’eventuale candidatura del sindaco uscente, che non sono state concordate con noi – hanno scritto in una nota -. Precisiamo che Jacopo Massaro fa parte integrale del Gruppo InMovimento. La conseguente posizione della nostra lista, che sarà presa dai cittadini che costituiscono InMovimento, sarà comunicata quanto prima”. Parole cha fanno scricchiolare la tenuta della coalizione. “Nessuno vuole demonizzare l’attuale sindaco e l’amministrazione che ha governato – ha detto Giangiacolo Nicolini di Belluno D+ a sostegno di Vignato -, siamo qui a presentare un progetto nuovo”.

Sondaggi: in testa (di un soffio) il centro sinistra

Lo scorso 31 gennaio l’istituto Winpoll ha realizzato un sondaggio in merito alle elezioni amministrative Belluno 2022 per conto di Scenari Politici. Dal è emerso che potrebbe profilarsi un testa a testa tra il “civico” di centro destra Oscar De Pellegrin e Giuseppe Vignato, candidato del Centrosinistra. Al momento della rilevazione il primo era dato al 49,2% e il secondo al 50,8%.

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