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Una gara da 5 miliardi per l’acqua in Campania. De Luca anticipa Arera ma è scontro Cirielli-Fico

Cirielli all’attacco: “Rete un colabrodo in mano al Pd”. Fico replica: “La destra vuole solo privatizzare”. Intanto la Corte dei Conti solleva obiezioni sul piano.

Una maxi-gara da quasi 5 miliardi di euro per affidare la gestione del sistema acquedottistico regionale per i prossimi 30 anni. La Regione Campania lancia un bando destinato a ridisegnare il futuro dell’acqua, una mossa che di fatto anticipa l’entrata in vigore delle nuove regole nazionali per le gare del servizio idrico, che l’Autorità di settore (Arera) renderà obbligatorie solo a partire dal 1° gennaio 2026. L’operazione, che prevede la creazione di una nuova società a maggioranza pubblica con un socio privato di minoranza, si inserisce in un clima politico già rovente.

UN BANDO CHE IRROMPE NELLA CAMPAGNA ELETTORALE

La pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ue arriva infatti nel pieno della campagna elettorale per le regionali, accendendo immediatamente lo scontro tra i principali candidati. Il tema della gestione idrica è diventato il primo vero terreno di scontro diretto tra Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra, e Roberto Fico, leader della coalizione progressista, che si sono scambiati dure accuse sullo stato del servizio e sulle intenzioni future per questa risorsa vitale.

L’ACCUSA DI CIRIELLI E LA REPLICA DI FICO

A innescare la polemica è stato Edmondo Cirielli, che ha puntato il dito contro la gestione decennale del centrosinistra e il suo avversario: “Oggi Roberto Fico scopre la bandiera dell’acqua pubblica, dopo aver scelto di candidarsi con il sostegno dello stesso partito che ha creato il disastro che viviamo”. (…)

Parole che hanno portato all’immediata controreplica di Roberto Fico, che ha accusato Cirielli di intervenire sul tema “in maniera confusa”.

LA GESTIONE PER 30 ANNI A UNA SOCIETÀ MISTA PUBBLICO-PRIVATA

Al centro del contendere c’è l’affidamento del nuovo “Sistema Acquedottistico della Grande Adduzione Primaria di Interesse Regionale” (Gapir). Il piano della Regione prevede di affidarne la gestione per tre decenni a una newco, controllata al 51% da un soggetto pubblico e al 49% da un socio privato che verrà selezionato tramite la gara. L’operazione, del valore complessivo di 4,923 miliardi di euro, prevede investimenti per oltre 2 miliardi, di cui circa la metà coperti da contributi pubblici (…).

UNA CORSA CONTRO IL TEMPO PRIMA DELLE NUOVE NORME ARERA 2026

La tempistica del bando, il cui termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 13 febbraio 2026, appare strategica. La Regione sta infatti avviando la procedura prima che diventi obbligatorio il nuovo “bando-tipo” nazionale definito da Arera, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.

I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI SULL’OPERAZIONE

Sulla complessa operazione messa in campo dalla Regione Campania, però, si sono già accesi i fari della Corte dei Conti che (…) ha sollevato alcune obiezioni significative.

(Estratto dell’articolo pubblicato sull’agenzia di stampa Energia Oltre)

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