È partito il totonomi per individuare il terzo assessore all’Urbanistica dell’era Sala. Sondati Gabrielli, Rabaiotti, Pasqui, Bolocan, Dragone, Granata, ma nessuno al momento sembra intenzionato o adatto a raccogliere l’eredità di Tancredi
Dopo il terremoto sulla gestione dell’urbanistica che ha portato alle dimissioni dell’assessore Giancarlo Tancredi, la parola d’ordine a Palazzo Marino è limitare i danni. Per il momento è archiviata l’ipotesi di un rimpasto generalizzato, ma sul piano politico è evidente l’esigenza di segnare un cambio di passo, chiesto a gran voce dalla segreteria Pd.
PGT A RISCHIO SCLITTAMENTO?
L’agenda, però, è già decisa e interrompere o rimodulare quanto avviato, soprattutto sul Piano di Governo del Territorio – il documento strategico che disegna lo sviluppo urbanistico della città per i prossimi anni – sarebbe controproducente. Per il momento la “grana” della Rigenerazione urbana è passata nelle mani della vicesindaca Anna Scavuzzo e la nomina del nuovo assessore, attesa per ieri, è rinviata a data da destinarsi.
Sala prende tempo e predica calma, ma non può indugiare troppo: si rischia di allungare i tempi di approvazione del Pgt e di farlo slittare al 2027, consegnando il dossier nelle mani della prossima giunta.
DA GABRIELLI A RABAIOTTI SI CERCA UN PROFILO TECNICO
Intanto il casting per il successore di Tancredi si complica: la poltrona di Assessore alla Rigenerazione Urbana è rovente e i nomi paventati in questi giorni sembrano già sfumati. Si cerca un assessore tecnicamente solido, dal profilo non politico, capace di garantire autorevolezza e rapidità d’azione. L’identikit richiamerebbe quello di Franco Gabrielli, l’ex prefetto fino a pochi mesi super‑consulente per la sicurezza in città. Ma l’ipotesi sembra già tramontata.
I Verdi vorrebbero richiamare addirittura l’ex assessore Gabriele Rabaiotti, ma la linea dem della “discontinuità” insiste su un volto terzo, esterno alle logiche di palazzo.
TRE “NO” DAL POLITECNICO DI MILANO: GRANATA, PASQUI, BOLOCAN
Così l’attenzione si è rivolta al Politecnico di Milano, che potrebbe offrire in dono un’urbanista o un docente specializzato in politiche del territorio. Come Elena Granata, che però è tra i firmatari contro il Salva Milano e molto critica nei confronti della giunta Sala e in generale dell’edilizia milanese. Altre piste conducono ai professori Gabriele Pasqui, ordinario di Politiche urbane al Politecnico di Milano, noto per le sue analisi sulle dinamiche di sviluppo delle metropoli, e Matteo Bolocan, docente di Geografia economico‑politica e presidente del centro studi PIM, con esperienza in pianificazione territoriale e rigenerazione urbana. Che però avrebbero declinato per impegni accademici e contratti in corso.
PICCHE ANCHE DA SIMONE DRAGONE
Così come Simone Dragone, ex presidente di MM Spa, l’azienda municipalizzata che gestisce infrastrutture e mobilità: un profilo manageriale con esperienza diretta nella dimensione operativa del Comune che circolava con insistenza e che invece si sarebbe defilato per ragioni personali.