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Urbano Cairo vuole comprare Mediaset?

Urbano Cairo Secondo Dagospia Vuole Comprare Mediaset

L’indiscrezione lanciata da Dagospia nel tardo pomeriggio di ieri, la negazione del diretto interessato e non solo. La situazione

L’impero mediatico di Silvio Berlusconi rischia di perdere altri pezzi. Dopo la cessione ufficiale a Antonio Angelucci del 70% delle quote del Giornale operata già a fine anno e ufficializzata due settimane fa, anche Mediaset continua a restare in ballo.

Secondo indiscrezioni argomentate ieri sera da Dagospia, sito d’informazione di Roberto D’Agostino, “sta prendendo corpo una cordata italiana per rilevare l’impero di Cologno Monzese dai Berlusconi”. Che oggi è così composto: Mfe (Media for Europe, ex Gruppo Mediaset) controlla Mediaset Italia in toto, Mediaset España all’82,92% ma anche Publitalia, Rti, Medusa Film e Taodue al 100%, ProSieben Sta al 29,9%.

Tutti i dettagli.

COSA HA SCRITTO DAGOSPIA SU MEDIASET

Ricoverato al San Raffaele da oltre un mese dopo le visite di controllo e la successiva scoperta di una leucemia mielomonocitica cronica, le condizioni del Cav. sono da tempo poco stabili e conseguentemente danno spazio a retroscena e anticipazioni sugli scenari per la guida di Forza Italia ma anche sul controllo del mondo dell’informazione televisiva.

C’è Vincent Bolloré, prima di Urbano Cairo e il gruppo di imprenditori italiani. Che però è, appunto, apparso sulla scena.

Per Dago, “i tre figli avuti con Veronica Lario, Eleonora, Barbara e Luigi, sono favorevoli alla vendita. Pier Silvio, che dell’azienda è anche amministratore delegato, è contrario. Marina, invece, al sicuro nel suo fortino di Mondadori, tentenna”.

La cordata guidata dal patron di Rcs, La 7 e del Torino Calcio si appoggerebbe su “una grande banca (Intesa?) e altri investitori”. Ma soprattutto sulla ispirazione di Walter Veltroni. Problemi? La legge impone una proprietà di massimo tre canali: si ipotizza la cessione di Rete 4.

LA RISPOSTA (NEGATIVA) DI URBANO CAIRO ALL’INDISCREZIONE DI DAGOSPIA

“Non e’ vero, è una balla assoluta”, ha detto ieri sera Urbano Cairo a Radiocor. “E’ una cosa inventata di sana pianta, io non ne ho mai parlato con nessuno. E’ una cosa che proprio non esiste”

Così come a negare prontamente sono arrivati Fininvest e Veltroni stessi. Che hanno scritto direttamente a Dagospia.

GLI ASCOLTI DI MEDIASET NEL 2022

Dunque, vedremo gli sviluppi.

Intanto, rimaniamo sul presente. A fine 2022, Mediaset ha comunicato “l’aumento dell’audience delle reti Mediaset in tutte le principali fasce di palinsesto, in controtendenza rispetto alla concorrenza del servizio pubblico che vede un arretramento d’ascolto anche sul pubblico totale”.

“Le reti Mediaset nelle 24 ore sono cresciute di +2,3 punti percentuali anche sul complesso degli italiani mentre le reti del servizio pubblico, nonostante i Mondiali, nel 2022 sono calate di -1,4 punti. In ulteriore aumento il distacco sul target 15-64 anni, quello più importante per gli investitori pubblicitari: nel totale giornata, con il 40,1% di share, il vantaggio Mediaset verso il servizio pubblico supera gli 8 punti”, recitava il comunicato sull’audience dello scorso anno.

Mediaset ha registrato anche “uno storico sorpasso: dal 4 settembre al 19 novembre Mediaset con il 37,9% di share nelle 24 ore ha superato gli ascolti del servizio pubblico televisivo (37,2%). E nelle prime serate ha mantenuto la leadership su tutti gli italiani fino a fine dicembre (Mondiali compresi) con il 39,5% contro il 36,0%”. Attirando i più giovani e scalzando la Rai anche sul pubblico con età più avanzata.

 

– Leggi anche: Angelucci si prende Il Giornale e forse anche La Verità

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