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Vaccini agli over 80, come stiamo messi? Il sito di regione Lazio KO

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I ritardi nelle consegne delle fiale da parte delle case farmaceutiche fanno slittare pressoché in tutta Italia l’inizio della seconda fase. In testa resta il Lazio anche se il sito per la prenotazione dei vaccini è subito finito down

Errore 404 o una enorme pagina bianca, anzi, grigiolina. È ciò che vede da alcune ore chi prova ad atterrare sul sito https://salutelazio.it/nel tentativo di prenotare le visite per i vaccini (prima dose e richiamo). L’Italia non deve insomma far fronte solo al numero ridotto di fialette, ma anche con alcune problematiche tecniche, che abbiamo preso in considerazione per questo volo d’uccello sulla situazione vaccinale.

VACCINI, IL SITO DELLA REGIONE LAZIO TOSSISCE

Secondo la Regione Lazio all’avvio di mattinata sarebbero state non meno di 2.200 le prenotazioni online per i vaccini agli over 80. E probabilmente l’alto numero di prenotazioni è alla base del crash del sito preposto, salutelazio.it. In altri casi, si apprende, si riesce ad iniziare la procedura senza riuscire però a concluderla positivamente.

VACCINI LAZIO

«Le prenotazioni in modalità online sul sito SaluteLazio.it per gli over 80 sono partite con un quarto d’ora di anticipo sull’orario previsto e sono già 2.200 le prenotazioni eseguite nei primi 7 minuti. Un vero record. Si ricorda che non si tratta di un “Click-Day” poiché le prenotazioni si potranno effettuare per l’intero trimestre. L’obiettivo è quello di dare ad ogni cittadino over 80 la propria prenotazione della prima e della seconda dose. Da questa mattina è inoltre operativo il numero telefonico 06.164.161.841 che è stato potenziato con oltre 200 linee in contemporanea e rispondono circa 300 operatori e sono state già eseguite 1.600 prenotazioni telefoniche». Così la Regione Lazio sull’avvio delle prenotazioni dei vaccini per gli over 80.

EMILIA, DA DOMANI OVER 80

«Adesso stiamo ultimando la prima parte del primo target, cioè le vaccinazioni a operatori sanitari, degenti Cra e domani inizieremo a vaccinare gli ultra 80enni in assistenza domiciliare. Poi immagino che, in ragione al numero di vaccini che arriveranno, seguiremo quella che è l’indicazione del piano nazionale e passeremo alle categorie più vulnerabili, poi anche alla popolazione ultra 70enne e poi ultra 60enne. Di tutti questi dettagli, ne parleremo nei prossimi giorni». Lo ha detto l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini.

Leggi anche: Vaccini e ritardi: quando arriveremo all’immunità di gregge?

«Fra qualche giorno – ha spiegato – presenteremo ufficialmente la nostra programmazione per l’attuazione piano vaccinale, che, ricordo, è un piano nazionale. Non esistono i piani regionali, nel senso che le regioni non sono autonomamente nelle condizioni di potere decidere i target della popolazione da vaccinare».

VACCINI, COME STIAMO MESSI NEL MONDO?

Intanto, il Centro europeo per il controllo delle malattie, l’Ecdc, fa sapere che il 2,5% degli italiani adulti (età superiore a 18 anni) ha ricevuto la prima dose di un vaccino anti Covid-19; lo ha ricevuto il 2,6% dei tedeschi, il 2,7% dei belgi, il 3% dei polacchi. È quanto emerge da un rapporto del centro Ue per il controllo delle malattie (Ecdc). Della ventina di Paesi censiti, l’Italia è quello che in valori assoluti ha ricevuto più dosi: 1.805.875, pari a 3,6 dosi per cento abitanti (adulti), di cui “amministrate” 1.374.137, pari al 76,1% del totale delle dosi disponibili. Solo la Lituania ha somministrato il 100% delle dosi ricevute, seguita da Islanda (92,7%), Polonia (87,3%), Spagna (84,8%), Slovenia (83,5%); dopo l’Italia ci sono Belgio, Svezia, Ungheria, Grecia, Lussemburgo e Portogallo, Malta, Olanda, Cipro. Questa la situazione al 29 gennaio.

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