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Vaccini, ecco cosa chiederà Draghi all’Ue

Draghi Ue

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha illustrato in Senato i temi del Consiglio Ue: vaccini e risposta alla pandemia Covid-19, il mercato unico, la politica industriale, la trasformazione digitale, la situazione nel Mediterraneo orientale e i diritti umani

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha illustrato in Senato i temi del Consiglio Ue: la risposta alla pandemia Covid-19, il mercato unico, la politica industriale, la trasformazione digitale, la situazione nel Mediterraneo orientale.

Al Consiglio Ue parteciperà anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Draghi ha nuovamente ricordato come le relazioni transatlantiche siano uno dei pilastri di questo governo e dell’Europa, sia bilaterali che multilaterali, per esempio attraverso la presidenza italiana del G20.

LA RISPOSTA AL COVID

Draghi ha ricordato l’importanza di correre con le vaccinazioni. L’Ue dispone di 4 vaccini “sicuri ed efficaci”. Il quarto, quello di Johnson&Johnson, sarà disponibile da aprile. Vaccinare più persone possibile nel più breve tempo possibile è la missione per garantire la salute dei cittadini, l’istruzione dei più giovani e la ripartenza dell’economia.

Accelerare è necessario e già ora le somministrazioni sono doppie rispetto ai mesi precedenti, ma l’obiettivo resta raggiungere mezzo milione di inoculazioni al giorno.

In Ue, l’Italia è seconda rispetto alla Spagna, ma l’Ue è dietro a molti altri Paesi. Il Regno Unito ha agito velocemente, ma ha anche iniziato due mesi prima, ha allestito un gran numero di siti vaccinali e coinvolto massicciamente il personale sanitario, abilitando anche altre categorie alle somministrazioni. Senza dimenticare che è stata rimandata la campagna per la seconda dose.

Draghi a questo punto ha fatto notare cosa possiamo imparare: una logistica efficiente va accompagnata a requisiti formali e maggior pragmatismo.

Il premier ha poi richiamo le Regioni affinché “seguano le priorità del piano nazionale”. Le differenze sulle vaccinazioni degli over 80 sono “difficili da accettare”. Le Regioni non devono discriminare i loro anziani e non favorire delle categorie privilegiate. “Sono consapevole che solo con la sincera collaborazione tra Stato e Regioni in nome dell’unità d’Italia il successo sarà pieno”.

La priorità è riaprire la scuola, a partire da quelle dell’infanzia e le primarie anche in zona rossa allo scadere delle attuali restrizioni, “speriamo dopo Pasqua”.

QUESTIONI EUROPEE

Il presidente del Consiglio ha poi affrontato gli altri temi che saranno discussi al Consiglio Ue. Il primo messaggio è rivolto a costruire una filiera sulla questione vaccini: “Bisogna esigere dalle case farmaceutiche quanto previsto dai contratti”, ha detto il premier.

Draghi ha ricordato anche il certificato verde digitale sottolineando la tutela dei dati sanitari dei cittadini.

Sono poi stati affrontati i meriti del mercato unico europeo che dal 1992 al 2018 ha permesso lo sviluppo delle esportazioni e la crescita delle catene del valore tra i Paesi europei.

Draghi ha parlato anche della tassazione digitale internazionale al fine di realizzare “una equa distribuzione dei proventi in materia di tecnologia”.

Infine, sul rapporto tra Ue e Turchia nel Mediterraneo orientale, Draghi ha invitato l’Ue ha costruire un’agenda “positiva” collaborando in materia di migrazioni e terrorismo, oltre all’unione doganale. Ha ricordato la grave situazione dei diritti umani in Turchia sottolineando che la loro tutela come valore identitario dell’Ue, facendo riferimento al “grave passo indietro” della Turchia uscita dalla Convenzione di Istanbul sul contrasto alla violenza sulle donne.

In conclusione, Draghi ha parlato nuovamente di occupazione e giovani, ricordando che il 7 e 8 maggio ci sarà un vertice Ue dedicato al sociale nel quale bisognerà mettere al centro della discussione il grave problema della disoccupazione dei giovani europei.

 

Qui il video dell’intervento del presidente del Consiglio in Senato

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