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De Luca Jr.

Chi guida il Pd campano? La trincea contro De Luca Jr. blocca Fico

L’accordo per le regionali passa dal congresso regionale del Pd, che si preannuncia avvelenato: Saracino e Ruotolo preparano le barricate contro De Luca Jr.

Manca ancora un tassello al mosaico politico che comporrà la candidatura di Roberto Fico per le regionali campane. Tutto passa per il congresso regionale del Pd, che, secondo gli accordi presi, dovrebbe assegnare al figlio di De Luca il coordinamento del partito locale. Ma alcuni rappresentanti si oppongono e spingono per una candidatura alternativa, quella dell’europarlamentare Sandro Ruotolo.

L’ACCORDO PD-M5S E LE CONDIZIONI DI DE LUCA

L’accordo tra Pd e M5S è oramai raggiunto, anche grazie al ruolo di federatore del sindaco napoletano Gaetano Manfredi, da sempre sponsor dell’ex presidente della Camera e garante dell’appoggio dei centristi. I punti dell’intesa sono stati fissati durante il trilaterale di metà luglio tra Schlein, Conte e il governatore uscente Vincenzo De Luca.

La promessa del Pd per fargli digerire il nome di Fico come suo successore comprendeva la fine del commissariamento del partito nella regione, garanzie su un programma elettorale in continuità e l’elezione del suo primogenito Piero come segretario regionale, permettendogli così di redigere le liste dei candidati.

LO SNODO DEL CONGRESSO REGIONALE

Per questo il congresso rappresenta uno snodo cruciale per le sorti della Campania. L’idea di Schlein e del senatore Misiani, che dal 2023 è il commissario nella regione, è quella di acconsentire a queste richieste (anche per non aprire un altro fronte dopo quello pugliese) e tenersi come contropartita l’indicazione del successore di Giuseppe Annunziata alla guida del partito nella città di Napoli.

LE RESISTENZE INTERNE: RUOTOLO VS DE LUCA JR.?

Ma tra De Luca Jr e lo scranno per lui designato dal Pd si frappongono i fedelissimi di Schlein Marco Sarracino e Sandro Ruotolo, membri della segreteria nazionale. Nonostante figurassero tra i promotori della sua investitura, oggi sembrano voler raccogliere i malumori dei rappresentanti locali. Al punto da avere in mente una contromossa: proprio l’ex europarlamentare Ruotolo potrebbe candidarsi al prossimo congresso per contendere al figlio del governatore il controllo del partito campano. Secondo Il Mattino, nelle prossime ore i parlamentari campani del Pd potrebbero concretizzare la propria opposizione, ufficializzando la loro contrarietà oppure cercando di rinviare il congresso a dopo le elezioni.

IL PRESSING DEGLI ALLEATI

Per il momento, la data del congresso è tutta da definire. Potrebbe essere convocato la prossima settimana per cominciare i lavori a inizio settembre, ma un annuncio ufficiale ora è necessario. Anche perché gli alleati pressano per iniziare la campagna elettorale. Scalpitano i deluchiani che correranno nelle civiche, ansiosi di rompere lo stallo e aprire la volata sui territori. Segnali di urgenza che giungono anche dai socialisti e ora dai mastelliani di Noi di Centro, che devono formalizzare il figlio dell’ex ministro, Pellegrino, come candidato nel Sannio. E naturalmente hanno fretta anche i 5S, che attendono con ansia di rilanciare uno dei maggiorenti del Movimento, dopo aver messo in cantina il limite dei due mandati.

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