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Gaetano Manfredi

Cosa cambia per Manfredi con le regionali: l’ipotesi rimpasto e la partita nazionale

Le dimissioni dell’assessore Luca Trapanese spingono Gaetano Manfredi verso l’ipotesi di un rimpasto in giunta. Su cui peserà l’esito del voto alle regionali: per il federatore del campo largo nella Regione si apre una fase decisiva per consolidare l’Agenda Napoli e rilanciarsi sulla scena politica nazionale

Si vota per la Regione, ma la prossima tornata elettorale campana avrà ampie ripercussioni anche sul Comune di Napoli e, potenzialmente, sull’intero assetto del campo largo.

Innanzitutto perché Gaetano Manfredi è all’ultimo anno di mandato a Palazzo San Giacomo. Per questo il sindaco napoletano s’è mosso per tempo, ritagliandosi un ruolo da federatore del campo largo (e schivando l’ipotesi di una sua candidatura alle regionali) che, in caso di vittoria di Roberto Fico, lo lancerebbe automaticamente sulla scena politica nazionale.

La partita per Manfredi comincerà all’indomani del voto: c’è da ripristinare un asse col presidente di Regione, consolidare l’Agenda Napoli e mettere mano alla propria Giunta, ora che l’assessore al welfare Luca Trapanese s’è candidato come capolista del M5S alle regionali e potrebbe traslocare a Palazzo Santa Lucia.

CHE COS’È L’AGENDA NAPOLI

Per Manfredi la continuità del lavoro intrapreso nella città partenopea passa dai finanziamenti regionali: se Fico dovesse affermarsi in Campania, Manfredi potrebbe ottenere un canale privilegiato per finanziare i grandi progetti della città, sussunti nella cosiddetta “Agenda Napoli“.

STADIO MARADONA E SAN CARLO

Sul tavolo ci sono innanzitutto la modernizzazione dello stadio Maradona, con una richiesta di almeno 200 milioni di euro di interventi in chiave europei 2032, e il Teatro San Carlo, nel cui Consiglio di indirizzo il sindaco è stato messo in minoranza dal governo con la sponda di Vincenzo De Luca una situazione che ha generato più di qualche tensione in occasione della nomina del sovrintendente Fulvio Macciardi.

LE DIMISSIONI DI TRAPANESE E L’IPOTESI RIMPASTO

Ieri si è dimesso l’assessore al welfare Luca Trapanese, che sarà il capolista del M5S alle regionali. Una notizia che sembra profilare un possibile rimpasto nella Giunta di Manfredi, anche perché così il sindaco porta a 17 il conto delle deleghe nelle sue mani e a due quello delle caselle sguarnite nel suo governo cittadino: oltre a Trapanese, c’è infatti la poltrona dell’ex assessore dem Paolo Mancuso, che ha lasciato due anni fa e non è mai stato sostituito.

LE AMBIZIONI NAZIONALI DI MANFREDI

Il posto di Trapanese spetterebbe in teoria ai pentastellati, ma non è escluso che un exploit di Avs alle regionali possa convincere Manfredi a rivedere gli equilibri nella propria squadra. Dopotutto la partita politica per lui si fa sempre più nazionale: federata la Campania, architrave dell’alleanza del campo largo, chissà che a  Manfredi non venga chiesto di federare la sinistra tutta.

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