L’attacco di Israele all’Iran ha sorpreso anche le cancellerie europee e statunitensi. Tuttavia, la temperatura del conflitto latente tra i due “vicini di casa” si stava alzando da diverso tempo
L’attacco di Israele alle infrastrutture strategiche iraniane (energetiche e non) è l’apice di un conflitto che, a intensità variabile, va avanti da diverso tempo. Questa nuova fase della conflittualità tra i due “vicini di casa” arriva dopo che Teheran ha messo le mani su documenti sensibili degli israeliani. Carte che dimostrerebbero, secondo gli iraniani, l’esistenza di un programma nucleare “illegale” di Israele.
Le prime notizie sono arrivate all’inizio della settimana. Come riportato dall’Associated Press, lunedì scorso il ministro dell’intelligence iraniano Esmail Khatib ha dichiarato che Teheran ha acquisito un “importante tesoro” di informazioni strategiche, operative e scientifiche sul programma nucleare di Israele, senza però fornire prove né dettagli sull’operazione.
I DOCUMENTI DI ISRAELE: UNA “MINIERA D’ORO” PER L’IRAN
Khatib ha affermato che si tratterebbe di “migliaia di pagine” ottenute tramite “infiltrazioni” e “accesso alle fonti”, spiegando che tutte le informazioni saranno presto pubblicate. Una “miniera d’oro”, come li definisce Khatib al che The Times of Israel, che sarà in grado, secondo lui, di rafforzare le capacità offensive dell’Iran. Le informazioni riguarderebbero in particolari strutture nucleari israeliane, ma anche le capacità difensive di Israele e le relazioni intessute da Tel Aviv con Stati Uniti ed Europa.
Secondo il Jerusalem Post, che cita l’agenzia di stampa iraniana IRNA, i documenti rivelerebbero addirittura un presunto programma nucleare “illegale” di Israele, con tanto di nomi e foto di funzionari.
METODI CONFIDENZIALI
Khatib ha precisato che il trasferimento dei documenti ha richiesto metodi confidenziali e misure di sicurezza straordinarie. Tale mossa, osserva ancora l’AP, potrebbe rappresentare una risposta ad un’analoga operazione condotta dal Mossad nel 2018, quando l’agenzia israeliana di intelligence trafugò circa 100 mila documenti nucleari iraniani.
UN’OPERAZIONE SENZA PRECEDENTI
Radio Free Europe-Radio Liberty (RFE/RL) riferisce che il broadcaster statale iraniano IRIB ha descritto l’operazione come una delle “più grandi” nella storia dell’Iran. IRIB sostiene in particolare che i documenti trafugati sarebbero stati estratti dal territorio israeliano e sarebbero poi stati trasferiti in Iran dopo essere stati custoditi in segretezza per un certo periodo. La stessa RFE/RL evidenzia inoltre un aumento delle attività di spionaggio iraniano in Israele, con oltre 30 arresti nell’ultimo anno. The Times of Israel ipotizza anche un possibile legame con un cyberattacco del 2023 a un centro di ricerca nucleare israeliano, che Tel Aviv non ha commentato ufficialmente.
PRESSIONE PSICOLOGICA DELL’IRAN SU ISRAELE
Newsweek riporta un messaggio in ebraico assai esplicito – “Ora conosciamo tutti i tuoi segreti” – pubblicato da un account vicino alle forze armate iraniane. Questo fa intuire che quella iraniana è stata un’operazione condotta per intensificare la pressione su Israele. L’esperto del Quincy Institute Trita Parsi ha dichiarato allo stesso Newsweek che Teheran sembra aver reclutato numerosi informatori in Israele, ma non è chiaro se i documenti provengano da tali fonti. L’articolo menziona anche un possibile collegamento con il già citato cyberattacco del 2023, e sottolinea l’intensificarsi della guerra d’intelligence tra i due Paesi.
LE MINACCE DI RITORSIONE
Il Jerusalem Post evidenzia come il Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano abbia minacciato di sfruttare le informazioni carpite per effettuare ritorsioni contro i siti nucleari israeliani qualora Tel Aviv decidesse di attaccare l’Iran, come effettivamente accaduto stanotte.
UN’ESCALATION NELLA GUERRA OMBRA TRA IRAN E ISRAELE
L’annuncio iraniano si inserisce in un’escalation di spionaggio e minacce tra Iran e Israele, che – com’è noto – è l’unico Stato mediorientale dotato di armi nucleari sebbene non dichiarate ufficialmente. La pubblicazione dei documenti, se avverrà, potrebbe chiarire la veridicità delle affermazioni, e in ogni caso conferma l’esistenza di una vera e propria guerra ombra tra Iran e Israele che rischia di innescare ulteriori tensioni in una regione già instabile, un contesto arroventato in cui si inserisce ora l’attacco di stanotte.