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Nitag

Scintille sul Nitag: chi sono i due medici scettici sui vaccini scelti da Schillaci

Lo spettro del Covid e della lunga polemica sulle vaccinazioni torna ad agitare il dibattito pubblico italiano. L’ultima querelle si concentra su due tra i ventuno nomi individuati dal ministero della Salute per costituire il nuovo Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (Nitag): due figure note per le posizioni scettiche sulle campagne di immunizzazione, Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle. 

La nomina dei nuovi membri del Nitag da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci ha riaperto una polemica già ampiamente snocciolata negli anni bui della pandemia.

Nella lista diffusa dal ministero figurano infatti, insieme a esperti su cui la comunità scientifica conver, anche i nomi di Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle, che in passato hanno manifestato posizioni critiche rispetto ad alcuni aspetti delle politiche vaccinali, suscitando i timori dall’ambiente scientifico e politico.

CHE COS’È IL NITAG

Il Nitag, acronimo inglese di National Immunization Technical Advisory Group, è il gruppo tecnico-consultivo che supporta il ministero nella formulazione di raccomandazioni basate su evidenze scientifiche in materia di vaccinazioni e politiche vaccinali. Ha il compito di raccogliere, analizzare e valutare le prove disponibili per orientare scelte di sanità pubblica. A guidare il team è il direttore della Società italiana di Malattie infettive Roberto Petrella.

CHI È PAOLO BELLAVITE

Ematologo in pensione dal 2017, Bellavite è stato ordinario di Patologia Generale a Verona, la sua città, per quasi quarant’anni. Specializzatosi a Trieste nel 1979, ha conseguito un Master of Science a Cranfield, nel Regno Unito, per poi iniziare la carriera di insegnamento nella città scaligera.

Negli ultimi anni, dopo una lunga esperienza da cooperante in Burundi, ha continuato a collaborare con l’Università in qualità di Cultore della materia. Oggi conduce attività di ricerca e divulgazione nei suoi ambiti d’interesse, ossia gli “aspetti molecolari, cellulari e farmacologici dell’infiammazione”, “epistemologia, storia ella medicina, ricerca scientifica in medicina complementare, effetti dei composti naturali sui sistemi biologici”, “omeopatia scientifica”, “sistemi complessi, vaccinazioni, bioetica”, come si evince dalla sua bio, oltre a essere docente di Fisiopatologia alla Scuola di Medicina omeopatica, riconosciuta dalla Regione.

Nel 2020 il suo nome balzò agli onori della cronaca quando, ai microfoni di Dimartedì, la tramissione di La7, criticò l’efficacia dei vaccini anti-Covid, dichiarando che i dati sugli effetti avversi mancassero di trsparenza – e spingendo il rettore dell’Ateneo veronese a una presa di distanza.

CHI È EUGENIO SERRAVALLE

L’altro nome a scatenare le proteste è quello di Eugenio Serravalle, pediatra e specialista in patologia neonatale, che esercita a Pisa. Medico laureato nel 1980 e specializzato in Pediatria Preventiva, Puericultura e Patologia Neonatale a Pavia nel 1986, ha lavorato nella Divisione pediatrica di Cisanello oltre a essere responsabile dei progetti di educazione alimentare della Cooperativa Paideia per diversi asilo-nido del territorio. Oggi siede nella Commissione provinciale per le strategie vaccinali e la prevenzione delle malattie infettive della Provincia autonoma di Trento ed è presidente dell’Assis (Associazione di Studi e Informazione sulla Salute). Già membro del Comilva (il Movimento italiano per la libertà di vaccinazione), è noto per le sue posizioni contrarie all’obbligo vaccinale, soprattutto in ambito pediatrico, e ha ipotizzato in diverse occasioni che gli effetti collaterali della campagna anti-Covid avrebbero pareggiato le vittime del virus stesso.

LE PROTESTE E LA PETIZIONE PER IL RITIRO DEGLI INCARICHI

Poco dopo l’annuncio del nuovo gruppo di lavoro, il passo indietro della dottoressa Francesca Russo, responsabile del Dipartimento di prevenzione della Regione Veneto e tecnico di punta delle campagne anti-Covid, che ha rinunciato all’incarico ministeriale, dopo aver già fatto parte del Nitag nei precedenti tre anni.

L’esperta ha motivato la sua rinuncia in una lettera alla direttrice del Dipartimento Prevenzione del Ministero, Maria Rosaria Campitiello, esprimendo la sua forte contrarietà alla presenza nel Nitag di “componenti che hanno espresso posizioni non coerenti con le evidenze scientifiche in materia di vaccinazioni”.

Alle proteste si sono uniti i volti più noti della campagna per la vaccinazione anti-covid, da Bassetti a Burioni, oltre alla Società Italiana di Igiene con il Presidente Enrico de Rosa e il CICAP Il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, mentre il Patto trasversale per la Scienza ha lanciato una petizione per chiedere il ritiro degli incarichi a Serravalle e Bellavite.

LA DIFESA DI SERRAVALLE E BELLAVITE

Dal canto loro, i due rifiutano categoricamente l’etichetta di “medici no-vax”, rivendicano la propria professionalità e rilanciano sulla necessità di portare avanti un dibattito sui vaccini libero da censure e che tenga conto anche delle posizioni critiche.

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