Tusk risponde alla violazione dello spazio aereo polacco e alle manovre militari russo-bielorusse Zapad 2025 dispiegando 40mila uomini lungo il fronte orientale.
Il confine orientale dell’Europa rimane incandescente. La Polonia ha annunciato il dispiegamento di circa 40.000 soldati lungo i confini con Bielorussia e Russia. Una mossa che arriva all’indomani dell’attaccodi droni russi e alla vigilia delle imponenti esercitazioni congiunte tra Mosca e Minsk, battezzate Zapad 2025.
LE ESERCITAZIONI ZAPAD 2025
Le manovre militari, che inizieranno domani, vedranno la partecipazione di decine di migliaia di soldati russi e bielorussi. Secondo il premier Donald Tusk, Zapad 2025 non sarebbe una semplice esercitazione difensiva, ma una simulazione a carattere offensivo, capace di alimentare ulteriormente l’instabilità nell’area.
LA RISPOSTA DI VARSAVIA
Il viceministro della Difesa, Cezary Tomczyk, ha sottolineato come la Polonia si stia preparando da mesi a questo scenario. “L’esercito polacco ha condotto esercitazioni a cui hanno preso parte oltre 30.000 soldati polacchi, oltre a militari dell’Alleanza Nato, per rispondere adeguatamente”, ha dichiarato. L’obiettivo è garantire una prontezza immediata in caso di escalation.
IL RUOLO DELLA NATO
Il rafforzamento militare polacco non è isolato. Varsavia, infatti, agisce in coordinamento con i partner Nato, che già da tempo monitorano i movimenti russi nell’area baltica e lungo i confini orientali dell’Alleanza. L’intervento polacco rappresenta dunque non solo una misura nazionale, ma anche un tassello della strategia di deterrenza occidentale.
UNO SCENARIO INCERTO
Con le esercitazioni Zapad 2025 alle porte e il nuovo dispiegamento polacco, il rischio di incidenti o provocazioni aumenta. Per Varsavia si tratta di una scelta obbligata: difendere i propri confini e inviare un messaggio chiaro a Mosca e Minsk, nel tentativo di rafforzare il fronte orientale della Nato in un momento di forte instabilità internazionale.