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Manovra finanziaria 2026

Tutte le misure della manovra finanziaria 2026

Ieri l’approvazione in Consiglio dei ministri, oggi il Documento programmatico di bilancio (Dpb), che contiene la strategia per coprire i costi della manovra finanziaria 2026, verrà inviato a Bruxelles. La legge di bilancio prevederà interventi complessivi per 18 miliardi di euro. Fissata per venerdì l’approvazione in un nuovo Cdm

La bozza della legge di bilancio 2026 presentata ieri in Consiglio dei ministri disegna una manovra da circa 18 miliardi concentrata su tre direttrici: potere d’acquisto e salari, sostegno alle famiglie e taglio delle imposte sul lavoro per il ceto medio.

Il Documento programmatico di bilancio è stato illustrato dal ministro dell’Economia e il testo sarà definito nei dettagli nella riunione di governo venerdì. Ecco i punti salienti della manovra finanziari 2026

SALARI: DUE MILIARDI PER L’ADEGUAMENTO

Per favorire l’adeguamento salariale al costo della vita sono stanziati circa 2 miliardi per il 2026. L’intervento è pensato per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti e attenuare la perdita di potere d’acquisto determinata dall’inflazione. I dettagli operativi — forma dell’intervento, platea e modalità di erogazione — saranno definiti nel testo finale della legge di bilancio.

FAMIGLIE E LOTTA ALLA POVERTÀ: 3,5 MILIARDI NEL TRIENNIO

Il pacchetto famiglia prevede circa 3,5 miliardi nel triennio destinati a misure di contrasto alla povertà e sostegno alla genitorialità. Tra le misure annunciate figurano il mantenimento — e possibile estensione temporanea — di tre mesi di congedo parentale facoltativo all’80% e una «dote previdenziale» per i nuovi nati. Contestualmente è prevista una rimodulazione dell’ISEE che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con un impatto stimato in quasi 500 milioni l’anno.

RIFORMA DELL’ISEE

La revisione dell’ISEE mira a facilitare l’accesso ad alcune prestazioni agevolate: tra le ipotesi circolate c’è l’esclusione dell’abitazione principale dal patrimonio patrimoniale calcolato (con un riferimento di valore catastale riproposto nei giorni scorsi) e una revisione delle scale di equivalenza. Le stime del ministero indicano impatti sui conti pubblici dell’ordine di alcune centinaia di milioni all’anno.

TAGLIO DELL’IRPEF: IL NUCLEO DELLA MANOVRA

La misura più rilevante per il ceto medio è il taglio di due punti della seconda aliquota Irpef, che passerebbe dal 35% al 33% per i redditi compresi indicativamente tra 28.000 e 50.000 euro. Lo stanziamento previsto è di circa 9 miliardi nel triennio; il beneficio massimo per un lavoratore dipendente è stato stimato attorno ai 440 euro l’anno. L’intervento è pensato come continuazione del percorso di riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro.

IMPRESE, INCENTIVI E SUPERAMMORTAMENTO

Per sostenere investimenti e innovazione torna il superammortamento: la misura complessiva per le imprese ammonta a circa 4 miliardi nel triennio. Sono previsti inoltre crediti d’imposta per le imprese nelle ZES, rifinanziamenti della «Nuova Sabatini» e nuove forme di incentivo per la transizione tecnologica che seguiranno l’esperienza di Transizione 5.0.

CASA E BONUS EDILIZI

Il bonus ristrutturazioni viene confermato per il 2026: 50% per la prima casa e 36% per la seconda (nelle condizioni già vigenti nel 2025). Alcune agevolazioni come il bonus mobili restano invece in attesa di chiarimenti.

SANITÀ: +2,4 MILIARDI NEL 2026

Sui capitoli della sanità pubblica si aggiungono risorse ai rifinanziamenti già previsti: 2,4 miliardi per il 2026 e ulteriori 2,65 miliardi per il biennio successivo, a rafforzamento di quanto stanziato nella legge di bilancio precedente. L’intervento punta a dare respiro al Servizio sanitario nazionale su personale, investimenti e spese correnti.

PLASTIC E SUGAR TAX: PROROGA DELLO STOP

La sterilizzazione della plastic tax e della sugar tax è prorogata fino al 31 dicembre 2026, dando temporaneamente sollievo alle imprese interessate e rinviando l’entrata effettiva delle imposte.

PENSIONI: ADEGUAMENTO ALLA SPERANZA DI VITA

Sul fronte pensionistico il governo valuta un approccio selettivo o graduale all’adeguamento automatico dell’età pensionabile alla speranza di vita. Tra le ipotesi: un congelamento parziale per categorie come i lavori usuranti oppure uno scaglionamento dell’aumento (ad esempio +1 mese nel 2027, +2 mesi nel 2028 fino ai +3 mesi previsti originariamente). L’obiettivo è contenere l’impatto socio-economico dell’adeguamento automatico.

PACE FISCALE PER IL 2023

Nella bozza viene confermata una misura di «pace fiscale» riferita all’anno 2023, con l’ipotesi più accreditata di una rottamazione diluita in 108 rate su 9 anni e criteri che escluderebbero chi non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi. I dettagli sulle soglie e sui parametri di accesso saranno disciplinati nel testo definitivo.

COPERTURE: BANCHE, ASSICURAZIONI E SPENDING

Le coperture della manovra, oltre a risparmi di spesa e rimodulazioni del PNRR, contemplano un contributo “concertato” da parte degli intermediari finanziari e assicurativi per circa 4,5 miliardi. Altri spazi di bilancio dovrebbero venire da interventi di spending review sui ministeri e da rimodulazioni del Pnrr.

SPESE PER LA DIFESA E IMPOSTA DI SOGGIORNO

È stato disposto inoltre un incremento della spesa per la Difesa dello 0,15% per l’anno 2026. Infine, il decreto-legge varato in Consiglio dei ministri proroga fino al 2026 la misura che prevede la maggiorazione dell’imposta di soggiorno.

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