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Difesa Londra

Ecco come Londra si riavvicina a Bruxelles: il piano europeo per la Difesa comune 

I timori per un pericolo, comune, esterno riportano la Gran Bretagna sulla rotta dell’Unione europea. Domenica a Londra si terrà una riunione tra leader Ue e il premier Starmer per mettere a punto un piano per la difesa comune. Tra le ipotesi anche una “Banca per il riarmo”

Nell’anno del quinto anniversario della Brexit la necessità di difendersi da un nemico comune (o più nemici) sta facendo riavvicinare Londra a Bruxelles.

Domenica prossima, proprio a Londra, si terrà una riunione tra leader Ue e il premier Starmer per mettere a punto un piano per la difesa comune e per discutere della creazione di meccanismi di finanziamento della difesa a livello europeo. Anche la premier italiana Giorgia Meloni ha dato la sua disponibilità a partecipare.

IL VERTICE A LONDRA PER DISCUTERE DELLA DIFESA COMUNE EUROPEA E BRITANNICA

Ad annunciare il vertice il primo ministro polacco Donald Tusk, dopo un incontro bilaterale con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. “Il fatto che alcuni in Europa stiano finalmente iniziando a parlare in modo sempre più audace dell’utilizzo dei beni russi congelati in un modo o nell’altro dimostra che questa sicurezza sta diventando una vera priorità per l’intera Unione Europea, compreso il finanziamento delle spese relative alla sicurezza”, ha detto il premier Tusk.

“Il voto alle Nazioni Unite ha dimostrato che l’Europa è praticamente, con una sola eccezione, unita, e quando si tratta di Ucraina non c’è da sorprendersi.” Lunedì scorso, infatti, gli Usa e la Russia si sono sedute della stessa parte nell’ambito di due votazioni all’ONU in merito alla guerra in Ucraina: in un voto di una risoluzione non vincolante e poi nel voto di una risoluzione al Consiglio di sicurezza, le cui decisioni, in teoria, sono vincolanti. Il primo voto contrario riguardava una risoluzione presentata da Ucraina e Unione Europea in cui si condannava l’invasione russa e si chiedeva il ritiro delle truppe russe. Tutti i paesi membri dell’Ue hanno votato a favore, tranne uno, l’Ungheria di Orban che, insieme agli Usa, si è schierata con Russia, Bielorussia e Corea del Nord.

Il prossimo 6 marzo è stato convocato un Consiglio europeo straordinario a Bruxelles. Gli argomenti all’ordine del giorno saranno Ucraina e la difesa europea. “Sono convinto che l’Unione Europea sarà veramente unita sulla questione dell’Ucraina. E che il 6 marzo rafforzeremo l’Ucraina nella sua difesa contro la Russia e la indeboliremo”, ha concluso Tusk.

UN FONDO O UNA “BANCA PER IL RIARMO”

“Potrebbe trattarsi di un fondo o di una banca. Ad esempio, stiamo considerando il concetto di una Banca per il Riarmo,” ha dichiarato il ministro delle finanze polacco Andrzej Domanski al Financial Times, ricordando che le discussioni con il Regno Unito sono in corso da mesi: “Senza la Gran Bretagna, la difesa dell’Europa è difficile da immaginare.”

Inoltre, Financial Times ha spiegato che Rachel Reeves, Chancellor of the Exchequer (il ministro delle finanze britannico), incontrerà i ministri delle Finanze europei a margine del G20 in programma dal 26 al 27 febbraio a Città del Capo.

Il generale Sir Nick Carter, ex capo delle forze armate britanniche, ha suggerito la costituzione di “Banca per il Riarmo”, ispirata alla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (l’istituto finanziario creato dopo la caduta della Cortina di Ferro per sostenere l’Europa centrale e orientale) per attingere al bacino di risparmio europeo. Uno dei vantaggi della “Banca per il Riarmo” è quello di mitigare l’impatto dell’aumento della spesa per la difesa.

AUMENTANO LE SPESE PER LA DIFESA DI LONDRA; 2,5% DEL PIL ENTRO IL 2027

Intanto, il premier inglese sir Keir Starmer ha annunciato piani per aumentare la spesa per la difesa del Regno Unito dal 2,3% del PIL al 2,5% entro il 2027, asserendo la necessità di tale aumento per contrastare la “minaccia” rappresentata dalla Russia “nelle nostre acque, nel nostro spazio aereo e nelle nostre strade”. L’incremento del budget militare costerà tra i 5 e i 6 miliardi di sterline all’anno a partire dal 2027.

L’aumento della spesa per la difesa, il “più grande dalla fine della Guerra Fredda”, sarà interamente finanziato con un taglio al budget degli aiuti internazionali del Regno Unito cha passeranno dall’attuale 0,5% del PIL allo 0,3% nei prossimi due anni. Il budget britannico per gli aiuti era stato fissato allo 0,7% del PIL dall’ex primo ministro conservatore David Cameron, ma ridotto allo 0,5% da Rishi Sunak. Nel lungo termine, sottolinea il Financial Times che ha fornito un’analisi dettagliata dell’intervento del premier Starmer, la Gran Bretagna ha l’ambizione di portare la spesa per la difesa al 3% del PIL entro il 2035.

I COLLOQUI TRA STARMER E TRUMP

Se domenica prossima il premier Starmer incontrerà i leader Ue, questa settimana vedrà il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il Presidente Usa ha chiesto agli alleati europei della NATO di aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL, rispetto all’attuale obiettivo del 2%, che alcuni Paesi ancora non raggiungono, minacciando altrimenti di ritirare la protezione degli Stati Uniti. Starmer, dal canto suo, vuole convincere Trump che tutti i paesi europei hanno la volontà di rafforzare le proprie difese, cercando di persuadere gli Stati Uniti a restare garanti della sicurezza europea.

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