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Cavo Dragone

Cavo Dragone al FT: Nato valuta attacco preventivo alla Russia”. Ecco chi è e il suo ruolo

L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato Militare della Nato, ha dichiarato al Financial Times che l’Alleanza sta valutando un approccio «più aggressivo» e perfino azioni preventive per rispondere alle offensive ibride attribuite a Mosca.

Per la prima volta con il vertice militare dell’Alleanza Atlantica, per bocca del capo di Stato militar Giuseppe Cavo Dragone, ammette che sono allo studio risposte reattive per contrastare cyberattacchi, sabotaggi e violazioni dello spazio aereo attribuiti alla Russia.

CAVO DRAGONE: NATO VALUTA ATTACCO PREVENTIVO ALLA RUSSIA

«Stiamo valutando di agire in modo più aggressivo e preventivo, piuttosto che reagire», ha detto l’ammiraglio italiano, aprendo alla possibilità che la Nato passi alla controffensiva per contrastare le crescenti minacce russe sul fianco orientale dell’Alleanza.

Cavo Dragone cita la missione «Baltic Sentry», dispiegata nel Mar Baltico per sorvegliare infrastrutture critiche e prevenire nuovi episodi di danneggiamento dei cavi sottomarini, come prova che la deterrenza può funzionare, segnalando che un eventuale attacco preventivo potrebbe costituire un’azione difensiva. Ma come riconosce lo stesso ufficiale, si tratta di uno scenario che rimane vincolato a un quadro giuridico, a differenza di quanto accade sull’altra sponda.

CHI È GIUSEPPE CAVO DRAGONE

Nato ad Arquata Scrivia il 28 febbraio 1957, l’ammiraglio Cavo Dragone è una figura di lungo corso nella Marina Militare italiana e nelle strutture interforze: pilota militare (elicotteri e aviogetti), comandante della portaerei Giuseppe Garibaldi, capo del Raggruppamento Subacquei e Incursori (COMSUBIN), comandante dell’Accademia Navale e, dal 2016, al comando operativo di vertice interforze.

Promosso ammiraglio di squadra nel 2016, dal 2019 al 2021 è stato capo di stato maggiore della Marina Militare italiana, quindi, nel 2021, capo di stato maggiore della Difesa. Nel 2023 il suo nome figurava tra i papabili per il dopo Stoltenberg nel ruolo di Secretary General, ma a settembre 2023 arriva la desiginazione ufficiale dai vertici militari della Nato, che lo nominano presidente del Comitato militare Nato.

Nel suo curriculum figurano due lauree (Scienze della Difesa e Sicurezza; Scienze Politiche), numerose missioni internazionali, oltre 2.500 ore di volo e decorazioni nazionali e internazionali.

DI COSA SI OCCUPA IL PRESIDENTE DEL COMITATO MILITARE NATO

Il NATO Military Committee (MC) è l’organo militare più alto dell’Alleanza. Raccoglie i Capi di Stato Maggiore della Difesa (o loro rappresentanti permanenti) di tutti i paesi membri.  Il compito principale del Comitato è consigliare i vertici politici dell’Alleanza (come il North Atlantic Council – NAC, e la Nuclear Planning Group – NPG) su questioni di strategia, difesa, pianificazione delle forze, politiche comuni e operazioni militari.

Il “Chair” del Comitato — oggi Cavo Dragone — è il massimo ufficiale militare della NATO, il più alto rango militare dell’Alleanza. Una figura chiave che assicura il collegamento tra dimensione militare e decisioni politiche, facendo da ponte fra le forze armate nazionali e raccogliendo le posizioni dei Capi di Stato Maggiore dei paesi membri, oltre a svolgere un ruolo di rappresentanza e portavoce militare dell’Alleanza e offrire consulenza militare al Segretario Generale della NATO

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