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Nato, per il dopo Stoltenberg spunta anche Cavo Dragone

Cavo Dragone Nato

La partita per il futuro segretario generale dell’Organizzazione è aperta: tanti nomi sul tavolo, Draghi declina e apre la strada a Giuseppe Cavo Dragone?

La guerra russo-ucraina non cessa di combattersi, l’Alleanza atlantica continua a sostenere Kyiv con armi, diplomazia e propaganda politica.

L’opzione cinese per un processo di pace o negoziato non convince praticamente nessuno in Occidente. E rischia di accodarsi al già fallito tentativo turco dei mesi scorsi, riuscito solo sul fronte del grano (rimesso in bilico, però, proprio in questi giorni).

Ma sul tavolo euro-americano c’è anche la questione del rinnovo dei vertici. Tanto in Ue quanto alla segreteria generale dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. Annus domini, lo stesso, il 2024.

LA PARTITA DELLA NATO

Il filo conduttore è lo stesso, o quasi. Tanto che, come abbiamo raccontato su Policy Maker a inizio marzo Ursula von der Leyen – attuale presidente della Commissione europea – può succedere a Jens Stoltenberg. Che oggi, intanto, è in Ucraina.

Detto più volte anche dell’opzione che almeno fino a inizio anno andava per la maggiore, e cioè quella del secondo rinnovo per l’attuale General Secretary – il motivo: la guerra continua, la situazione con il 2022 è pressoché immutata – nel toto-nomine sono entrati spesso anche diversi profili italiani. Da Matteo Renzi a Enrico Letta. E, dopo la caduta da Palazzo Chigi nell’estate scorsa, anche Mario Draghi.

Per poi finire con altri nomi sempre cari all’Ue: il primo ministro olandese Mark Rutte, il primo ministro estone Kaja Kallas (definita dal New York Times come una strong contender), il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace. In terza fila ci sarebbero, ancora, il primo ministro lituano Ingrida Šimonytė, il presidente slovacco Zuzana Čaputová.

IL RIFIUTO DI DRAGHI APRE LA STRADA A CAVO DRAGONE?

Stamani La Repubblica, con il corrispondente dagli Usa Paolo Mastrolilli, lancia una nuova opzione: no di Draghi e possibile virata su Cavo Dragone. “L’Italia puntava a presentare Mario Draghi come segretario generale, sicura che avrebbe vinto senza problemi. L’ex premier però non ha voluto, e quindi è emersa questa nuova idea”, scrive.

“Tra qualche mese l’ammiraglio potrebbe diventare il consigliere militare del leader politico dell’Alleanza”.

Ieri, lo stesso Cavo Dragone è intervenuto all’Atlantic Council di Washington. “Bisogna aspettare di vedere come evolverà la situazione per trarre conclusioni: ovviamente, se non ci sarà alcuna controffensiva e si andrà direttamente al tavolo dei negoziati, ben venga. Personalmente, io spero che non si arrivi a questo punto, e che le parti si siedano ad un tavolo negoziale per discutere una pace definitiva”.

E sulla Nato: “Si tratta di una alleanza composta da 30 nazioni che hanno le loro realtà e peculiarità, ma la semplice condivisione di determinati valori e principi rappresenta un elemento di forte equilibrio per le crisi in corso e per quelle che verranno”.

In lizza, adesso, c’è anche lui per la successione a Stoltenberg.

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IL PROFILO (da Start Magazine)

Ma chi è Giuseppe Cavo Dragone? Ecco il profilo.

L’Ammiraglio di Squadra Giuseppe CAVO DRAGONE è nato ad Arquata Scrivia (AL) il 28 febbraio 1957.

Dopo il conseguimento della maturità classica presso l’Istituto Andrea Doria di Novi Ligure, è entrato in Accademia Navale nell’ottobre del 1976 per seguire il Corso Normale per Ufficiali di Stato Maggiore. Nel giugno 1980 terminava il periodo accademico e, dopo un breve periodo a bordo della Fregata ORSA, veniva inviato presso le scuole di volo della U.S. Navy in Florida e nel Texas dove dopo circa un anno conseguiva il brevetto di pilota di velivoli ad ala fissa (multimotori a elica) e, dopo ulteriori sei mesi, quello di pilota di elicotteri.

Rientrato in Italia nel settembre 1981, veniva imbarcato come pilota di elicottero sul Cacciatorpediniere ARDITO in occasione dell’impiego delle Unità della MMI nelle acque del Libano. Al termine di questa attività, Cavo Dragone è rimasto a bordo di fregate della classe MAESTRALE come pilota di elicottero ricoprendo l’incarico di Capo del Servizio Volo fino all’agosto del 1987, quando ha assunto il Comando, nel grado di Tenente di Vascello, del Cacciamine MILAZZO con cui, dal settembre ’87 al marzo ’88, ha partecipato alla prima missione in Golfo Persico.

Al termine del periodo di Comando è stato trasferito alla Stazione Elicotteri di Luni (SP) per la transizione sull’elicottero SH 3D. Dopo breve tempo, all’approvazione della legge che permetteva alla Marina Militare di acquisire propri velivoli da combattimento da imbarcare sulla Portaeromobili GIUSEPPE GARIBALDI, Cavo Dragone è stato inviato nuovamente negli Stati Uniti per conseguire il brevetto su caccia convenzionali imbarcati, effettuare la transizione sul velivolo a decollo ed atterraggio verticale AV8-B (HARRIER), conseguire la qualifica di “pronto al combattimento” presso gli squadroni operativi del U.S. Marine Corps, comandare il primo nucleo di Piloti e Tecnici italiani in addestramento in U.S.A. per la neo-nata componente aviogetti della Marina Militare. Nell’ambito di questo periodo, egli ha conseguito l’abilitazione all’appontaggio con velivoli jet da portaerei nel gennaio 1990 in Florida ed il brevetto di pilota di aviogetto in Mississippi nell’agosto 1990.

Dopo la consegna dei primi due velivoli HARRIER per la Marina avvenuta nel maggio 1991 in Carolina del Nord (U.S.A.), Cavo Dragone, con il proprio team, ha preparato il rientro in Italia della componente che è stata prelevata da Nave GARIBALDI nelle acque statunitensi nel settembre dello stesso anno.

È stato il primo Comandante del GRUPPO AEREI IMBARCATI (settembre 1991 – settembre 1993). Per un ulteriore anno è stato nuovamente inviato in Arizona per effettuare un addestramento specifico su un modello di HARRIER per il combattimento notturno e sulla versione del velivolo con il radar da combattimento. Al rientro dagli Stati Uniti è stato destinato presso il Comando in Capo della Squadra Navale, dove ha ricoperto l’incarico di Addetto alle operazioni e all’addestramento della componente aerea imbarcata.

Dopo circa un anno ha frequentato la Scuola di Guerra (Istituto di Guerra Marittima) a Livorno e l’Istituto di Stato Maggiore Interforze a Roma. Nel settembre 1996, con il grado di Capitano di Fregata, gli è stato assegnato il Comando della Fregata EURO, con sede a Taranto. Dopo un anno, Cavo Dragone è tornato a comandare il Gruppo Aerei Imbarcati a Grottaglie (TA). Ha al suo attivo oltre 2.500 ore di volo tra elicotteri ed aviogetti da combattimento.

Dal 27 settembre 2002 al 16 ottobre 2004 è stato il Comandante della Portaerei GIUSEPPE GARIBALDI.

Nel periodo compreso tra il 13 dicembre 2004 ed il 24 giugno 2005 ha frequentato la 56^ sessione dell’Istituto Alti Studi della Difesa. Ha conseguito la laurea in Scienze della Difesa e Sicurezza nel dicembre 2002 presso l’Università di Pisa e la laurea in Scienze Politiche nell’ottobre 2005 presso l’Università di Trieste.

Dal 27 ottobre 2005 al 5 settembre 2008 ha ricoperto l’incarico di Comandante delle Forze Aeree della Marina Militare e di Capo del 6° Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore Marina.

Dall’11 settembre 2008 al 12 ottobre 2011 è stato il Comandante del Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare.

Dal 13 ottobre 2011 al 17 ottobre 2014 ha ricoperto l’incarico di Comandante dell’Accademia Navale.

Dal 3 novembre 2014 al 26 giugno 2016 ha ricoperto l’incarico di Comandante del Comando interforze per le operazioni delle Forze Speciali.

Dal 1° luglio 2016 ha assunto l’incarico di Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze.

Dal settembre del 2002, con una sola breve interruzione di sei mesi per la frequentazione della 56^ sessione I.A.S.D., è al Comando di Enti operativi e di vertice della Marina Militare ed Interforze, vantando così un periodo continuativo di oltre tre lustri.

Anche se con un po’ di “ruggine”, si pregia del titolo di cintura nera di 1° Dan di Karate stile Shotokan.

È sposato con la Signora Rosa Fossati, ha tre figli: Michele, Umberto e Ginevra Francesca.

L’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone è insignito delle seguenti onorificenze, decorazioni, distinzioni onorifiche e nastrini di merito:
– Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
– Medaglia Mauriziana al Merito dei 10 lustri di carriera militare;
– Medaglia Militare al Merito di lungo comando (20 anni);
– Medaglia d’Onore di lunga navigazione marittima (10 anni);
– Medaglia Militare Aeronautica di lunga navigazione aerea (20 anni);
– Croce d’Oro per anzianità di servizio (40 anni);
– Croce Commemorativa per la partecipazione alle operazioni di concorso al mantenimento della sicurezza internazionale nell’ambito delle operazioni militari in Afghanistan;
– Medaglia commemorativa per il personale della Marina Militare impegnato nel Golfo Persico 1988;
– Medaglia Commemorativa nazionale per le operazioni di antipirateria;
– Croce commemorativa delle missioni di pace:
– Servizio Militare di Pace Forza Multinazionale Libano;
– Missione Militare di Pace in Kosovo;
– Medaglia NATO Bosnia-Erzegovina;
– “The Common Security and Defence Policy Service Medal” – EUNAVFORMED Sophia;
– Nastrino di Merito per il servizio prestato presso lo Stato Maggiore Difesa;
– Nastrino di Merito per il servizio prestato presso lo Stato Maggiore Marina con oltre 10 anni di servizio;
– Distintivo sportivo tedesco (Deutscher Olympischer SportBund).

Distintivi di merito, ricordo, abilitazioni:
– Pilota militare;
– Brevetto Pilota U.S. Navy;
– Istituto Alti Studi per la Difesa;
– Istituto Superiore Stato Maggiore Interforze;
– Paracadutista militare;
– Distintivo dorato per personale pilota e specialista dei Reparti aerei M.M.;
– Distintivo tradizionale per il personale di COMSUBIN;
– Abilitazione lavori subacquei e lavori in carena;
– Brevetto operatore servizio di sicurezza abilitato lavori in carena (OSSALC).

(biografia tratta da Difesa.it)

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