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L’Africa cresce in popolazione ma non in sicurezza. Ecco perché

Quartz Nazioni Unite Rapporti Africa

Secondo Quartz, che cita l’indice Ibrahim della governance africana del 2022, “quasi il 70% (69,3%) della popolazione africana vive in un paese in cui l’ambiente della sicurezza e dello stato di diritto è peggiore nel 2021 rispetto al 2012

L’Africa è ora meno sicura e meno sicura di 10 anni fa, ostacolando il progresso continentale verso una governance efficace, secondo un nuovo rapporto della Fondazione Mo Ibrahim.

L’indice Ibrahim della governance africana del 2022 ha rilevato che “quasi il 70% (69,3%) della popolazione africana vive in un paese in cui l’ambiente della sicurezza e dello stato di diritto è peggiore nel 2021 rispetto al 2012, per lo più guidato da un peggioramento della situazione della sicurezza”.

A scriverlo è Quartz, in un’analisi che guarda al passato ma fa riflettere sul futuro.

CHE AFRICA E’ STATA

E che dettaglia i nomi dei Paesi più e meno sicuri nel decennio appena trascorso.

Sudan, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Eritrea, Somalia e Sud Sudan sono i paesi meno sicuri da vivere a causa dei prolungati conflitti armati, del terrorismo e della criminalità organizzata, secondo il rapporto. I paesi più sicuri in cui vivere sono Seychelles, Mauritius, Botswana, Capo Verde e Namibia. Le Seychelles hanno visto il più alto miglioramento della loro sicurezza, aggiunge il portale economico online.

Tra i conflitti più aspri citati ci sono quello in RDC orientale, che – scrive Quartz – tra il governo e i ribelli dell’M23, ad esempio, ha consumato l’attenzione di più governi della regione. E, citando un rapporto delle Nazioni Unite, circa 60.000 persone sono fuggite nel Sudan orientale – che affronta le proprie vulnerabilità di sicurezza nazionale – prima che un tenue accordo di pace fosse raggiunto tra Etiopia, Eritrea e ribelli Tigray lo scorso novembre. Negli ultimi 12 anni, scrive ancora Quartz, i militanti di Al-Shabaab sono stati la più grande minaccia alla sicurezza in Africa orientale.

CHE AFRICA SARA’

Un altro rapporto dell’Onu, però, mostra il lato b della medaglia.

Il mondo – scrive Lawrence Aguilar qui – avrà una popolazione umana totale stimata di 9.7 miliardi da 2050 e 11 miliardi da 2100. Attualmente, l’Asia ospita quasi il 60% della popolazione globale. L’Africa arriva secondo, rappresentando solo il 16% della popolazione totale del mondo. Il resto delle regioni del mondo rappresenta così solo il 24% della popolazione globale. Si prevede che questo quadro cambierà drasticamente nei prossimi anni, dal momento che l’Africa dovrebbe ospitare quasi il 39% della popolazione globale alla fine del secolo.

Il continente africano, insomma, sarà sempre più protagonista da qui in avanti. Occorre solo capire se più in modalità attiva o passiva, se prevarranno caratteri di sviluppo o al contrario di rallentamento.

 

 

 

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